
La battaglia giudiziaria contro le onde elettromagnetiche di Radio Vaticana è durata anni, con la Santa Sede che invocava vigliaccamente l'extraterritorialità e il diritto a non essere giudicata dallo Stato italiano. E' buffo notare quanto in situazioni giudiziarie e penali, il Vaticano reclami la sua estraneità e indipendenza dallo Stato italiano, mentre che in materia di istruzione e legislazione, non fa altro che occuparsi della vita e della politica della nostra società . I i cittadini di Roma nord e di Cesano, vicini all'antenna di Santa Maria di Galeria, si lamentano e denunciano dal 1999 le molestie date dalle potenti antenne che causano interferenze della radio nei telefoni, nei citofoni e perfino in alcuni elettrodomestici. Denuncie cui successivamente si aggiunsero gli esposti per le malattie gravi che sarebbero state provocate dal superamento dei limiti di emissione delle onde elettromagnetiche. Citati in giudizio nel luglio 2000, gli imputati ottennero prima la so

Ma ben più grave restava l'altro ramo dell'inchiesta, quello per gli eccessivi «casi di leucemia e morte di una decina di bambini» tutti attorno ai 14 anni di età, in una fascia di vicinanza alle antenne dai 6 ai 12 Km. Questa inchiesta va avanti con sei gli indagati, in riguardo alle morti sospette e i decessi per leucemia avvenuti tra il 1994 e il 2000, per cui ipotizza il reato di omicidio colposo. Cinque anni fa il gip Zaira Secchi commissionò la perizia per accertare il possibile nesso di causalità tra l'inquinamento elettromagnetico e l'incremento di tumori e leucemia a Cesano e a La Storta, aree vicine agli impianti della radio. Oggi i risultati.
Nelle 140 pagine di accertamento peritale gli esperti danno conto degli aspetti anagrafici della popolazione investigata, della storia di tabagismo (fumo attivo e passivo), dell'esposizione da alcol sulle patologie familiari e sui decessi complessivamente avvenuti negli ultimi a

Fonti: Repubblica
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