venerdì 25 giugno 2010

Il Porto Sequestrato

Da: Global Project


Ad un anno dall’inizio dell’ inchiesta sullo stato di salute del porto di Ancona, l’Ambasciata dei diritti Marche è lieta di presentare “Il porto sequestrato”, pubblicazione realizzata a cura dell’osservatorio Faro sul Porto.

Dopo la totale "messa in sicurezza", lo scalo portuale è ormai da tempo a tutti gli effetti zona di Frontiera che quotidianamente respinge chi fugge da paesi in guerra, nella speranza di ottenere, in Italia, protezione umanitaria, e che, allo stesso tempo, è luogo pienamente sottratto alla città dorica e a chi vi abita.

"Il porto sequestrato", che trae il nome da una bellissima poesia dell'artista dorico Sauro Marini, esce ad un anno dall'inizio dell'inchiesta portata avanti dall'Osservatorio per fare chiarezza, denunciare e rendere pubbliche le conseguenze che il piano di "messa in sicurezza" del porto anconetano ha prodotto negli ultimi anni. Conseguenze che si riversano simultaneamente, sebbene in misura ed in forma ovviamente diverse, su chi vive, lavora, visita Ancona, e su chi, ad Ancona, spera di approdare per vedere finalmente riconosciuta e tutelata la propria vita e la propria dignità.

È per questa dualità - che non è però dicotomia - che il libro si divide in due parti, ciascuna delle quali descrive il porto "al di qua" e "al di là" delle reti, sottolineando in entrambi le prospettive l'assurda negazione di libertà e diritti. E giungendo all'inevitabile suggerire di una battaglia comune, contro i respingimenti e per la libertà di movimento attraverso il porto. Infine "Il porto sequestrato" rappresenta un punto doveroso ma parziale per l'inchiesta in quanto continuerà ad operare costantemente e meticolosamente per la salvaguardia del porto e per il riconoscimento dei diritti di tutti coloro che lo attraversano.

83 pagine di storie, dati, riflessioni e proposte per un progetto comune che denunci le violente trasformazioni del porto di Ancona, che ne hanno radicalmente cambiato il volto e la condizione delle persone, aldiquà e aldilà delle reti, alle quali viene negato il diritto di attraversarlo e viverlo.

Già molta attenzione è stata data all’argomento dalla stampa nazionale, che in più occasioni si è rivolta a noi per raccogliere informazioni e dati utili a sollevare una necessaria (ed ormai improrogabile) presa di coscienza pubblica su ciò che avviene, non solo in Ancona, ma anche negli altri porti dell’Adriatico.

Info: farosulporto@gmail.com

ambasciata@glomeda.org

ambasciatadeidiritti@inventati.org

Ascolta gli interventi degli autori

mercoledì 23 giugno 2010

VII Festa delle Comunità di Capodarco

26-27 giugno 2010 - Ore 17.00-24
Comunità di Capodarco di Fermo
Via Vallescura n. 47




PROGRAMMA

SABATO 26 giugno

17.00-21.00 - Spazio Baby nel giardino della Villa

17.00 - Convegno

PER UNO SVILUPPO ACCOGLIENTE - Il territorio fermano tra coesione sociale e produttività
Il Fermano è passato in pochi decenni dall’agricoltura alla piccola industria, raggiungendo un livello diffuso di benessere e un grado notevole di coesione sociale. Ciò anche grazie alla convivenza di usanze tradizionali e di innovazione, di fantasia e di forti legami familiari, e di un’indole poco propensa a bruschi “scatti” in avanti. Ma questo schema economico, insieme al mito della piena occupazione, sono oggi messi in pericolo dagli effetti della recessione mondiale e non solo.
Quali risorse, dunque, si possono mettere in campo per rivedere e rilanciare il modello fermano di sviluppo? Come proseguire, con forme nuove o rinnovate, in una crescita attenta all’inclusione, al rispetto delle persone e della terra in cui vivono? Esperti e protagonisti del territorio ne discuteranno con i politici locali in un luogo – la Comunità di Capodarco – che rappresenta un’eccellenza anche in termini di sviluppo e diffusione di una cultura dell’accoglienza.


Introduce e coordina:
- Luca Romanelli - Le sfide del Fermano

Interventi
- On. Pierpaolo Baretta - Le province “ricche” e la reazione alla crisi
- don Vinicio Albanesi - Nuovi bisogni, nuovi modelli di assistenza
- Cecilia Romani Adami - Come attirare – senza sforzi – i turisti nelle nostre terre

Dibattito con interventi di politici e amministratori locali


19.30 – Cabaret con Giorgio Montanini

20.00 - Apertura stand gastronomici in collaborazione con la Contrada Capodarco

21.30 - Monologo di Ascanio Celestini

22.30 – Concerto di Mannarino



DOMENICA 27 giugno

17.00-21.00 - Spazio Baby nel giardino della Villa

17.00 - Passeggiata nel bosco della Comunità – A cura dello Studio naturalistico PAN

18.30 - Stage di Pizzica e tamburello con i Pizzica Salentina

20.00 - Apertura stand gastronomici in collaborazione con la Contrada Capodarco

21.00 – La compagnia Improvvivo in “Comici Geneticamente Modificati”

22.30 – Concerto dei I Pizzica Salentina


Saranno inoltre presenti nei due giorni, dalle 17.00 alle 24.00, le esposizioni fisse di:

• Presentazione della futura Oasi verde della Comunità di Capodarco
• Integra ONLUS Lecce
• Emergency
• Comunità Sant’Andrea
• Comunità Sant’Elisabetta
• COOP, linea Solidal
• Mostra di erpetologia a cura dello studio PAN

Tutti gli spettacoli sono gratuiti
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Sito della comunitá di Capodarco di Fermo

lunedì 21 giugno 2010

Appunti di viaggio di un viaggiatore in viaggio in italia

Immaginate un viaggiatore, uno qualunque, un viandante errabondo per le strade d'Italia. Del BelPaese conosce poco e sogna molto: storia, letteratura e vecchi film hanno pian piano costruito nella sua mente un surreale ritratto dell'Italia.
Immaginate che sia in grado di comprendere la lingua italiana, ad un discreto livello; può leggere i giornali e capire quanto si racconta alla televisione o alla radio. E rimane un po' sorpreso, un po' sconcertato: è tutto così diverso da quel che s'aspettava, è tutto più complicato e illogico, più sporco. Senza voler fare paragoni, senza dar giudizi, utilizza rapidi ragionamenti e sillogismi immediati per dedurre una propria soluzione per  ogni eventuale incongruenza che riscontra. E presto si accorge che le soluzioni da lui trovate sono senza dubbio molto semplici, ovvie, pulite ed elementari, ma completamente opposte alla realtà italiana.
Per questo motivo, il viandante prende nota di quanto avviene, riporta quel che legge e riassume quel che sente...

"il presidente del consiglio dei ministri, detto anche ducetto (ducetto?) ha due ministri pregiudicati e cinque inquisiti o imputati, di cui l'ultimo, Brancher, aggiunto per evitargli la galera".
E qui, secondo la semplice logica del viaggiatore, il dubbio principale riguarda l'onestà e l'integrità del presidente di questi ministri: me se loro sono delinquenti, lui, che di loro sa, che cos'è?
"il coordinatore dei Servizi segreti De Gennaro è stato condannato in appello per il G8, e tutti i 44 imputati di quell'ignobile massacro gratuito sono stati condannati per le torture ed i soprusi. Eppure, il governo ed i ministri insistono nel confermare la loro piena fiducia al suddetto De Gennaro ed alle forze dell'ordine imputate".
Per l'innocuo viandante questo non ha alcun senso.
"i suoi (del ducetto, ndv*) ex capi dei servizi, Pollari e Mori, sono imputati rispettivamente per peculato e favoreggiamento alla mafia. Il suo cappellano don Gelmini va a processo per molestie sessuali. Il suo pappone di fiducia Giampi Tarantini è inquisito per spaccio di coca. Suo fratello Paolo, già pregiudicato, è di nuovo indagato per il nastro Fassino-Consorte. Sulla faccenda dovrà testimoniare il suo avvocato Ghedini. Il coordinatore del suo partito, Verdini, è indagato un po’ dappertutto con la 'Cricca' (cricca?), mentre l’ex coordinatore Scajola è ancora lì che cerca chi gli ha pagato la casa. Ad una coppia di famosi stilisti sotto inchiesta per truffa allo stato (si firmano D&G), il sindaco di Milano concede la sede del comune per un party privato. L'avvocato del presidente dei ministri (Ghedini) pretende dal presidente dei ministri (il ducetto) che uno dei ministri (Alfano) esegua una azione disciplinare contro un magistrato che lo ha convocato (a Ghedini)".
Il viaggiatore a questo punto, abbastanza stordito e decisamente incredulo, pensa d'aver finito. Pensa che ci siano dei seri problemi da risolvere, in questo Paese, su cui staranno sicuramente lavorando. Invece...
"Gianni Letta, già 'uomo della Provvidenza' (?), sbuca da un bel po’ di inchieste imbarazzanti. Guido Bertolaso, l’uomo che insegnava la protezione civile agli americani e fermava le catastrofi con le nude mani, è indagato per corruzione; l’ingegner Lunardi, presentato come l’homo novus della politica del fare (?), faceva e riceveva favori dalla Cricca ed è ora indagato. A L'Aquila, la città sconvolta dal terremoto di un anno fa, la situazione delle ricostruzioni e degli aiuti ai terremotati è ad anni-luce da una risoluzione, e intanto si sbriciolano anche le casette della leggendaria New Town a prova di bombardamenti, tanto sventolata dal presidente del consiglio e dai suoi zerbini (tra cui, un tale Vespa). Napoli (dicono sia una gran bella città, ndv) si diceva che fosse stata ripulita proprio da lui, il ducetto; invece la 'monnezza' straborda da ogni dove, cosi come a Palermo, nella bella Sicilia. Si dice che stiano lavorando ad una certa legge, detta 'legge bavaglio', che sembra palesi le intenzioni totalitarie del presidente dei ministri, minando la libertà d'informazione; tra modifiche ed emendamenti (?) proposti anche da amici del ducetto, è stata talmente sfigurata che non la riconoscono più nemmeno i mafiosi (ai quali si dice che farebbe davvero comodo). Ma B. (il ducetto) insiste: 'Approviamola comunque'" .
Poco dopo aver scritto queste ultime righe, il viaggiatore si trovava già ben lontano dall'Italia: le ultime cose deve averle sentite da qualche uccellino, anch'egli preoccupato ed intenzionato ad andarsene.

(libero adattamento da Re Mida all'incontrario di Marco travaglio) 
*ndv: nota del viaggiatore

venerdì 18 giugno 2010

Vedete il mondiale?

Sono iniziati i mondiali di calcio, per la gioia e l'euforia dei tanti appassionati, che da 4 anni stanno lì, in attesa di sfoderare tutta la loro conoscenza ed il loro genio, prendendo parte ad accese discussioni dentro e fuori dai bar, vestendo di volta in volta i panni dell'allenatore, del cronista o dell'inviato a bordo campo, del commentatore opinionista. La lista di insulti e spergiuri via via sempre più coloriti ed artefatti, destinati ad arbitri e giocatori di ogni nazionalità, è già stata stilata ed imparata a memoria. Poi c'è chi non può fare a meno di magliette, bandiere e trombette; e pure le vuvuzelas fanno la loro comparsa, qua e là, ronzanti e fastidiose. Adrenalina e (dicono) passione.

Per chi non lo sapesse, il mondiale in questione si svolge in Sudafrica: è la prima volta che il continente africano ospita una manifestazione di tale grandezza. L'importanza e la visibilità (mondiale, appunto) dell'evento non fanno altro che nascondere - quando non distorcere - la cruda realtà sudafricana: una realtà fatta di sgomberi dei poveri dalle baraccopoli per far posto alla costruzione degli stadi - gioiellini architettonici che magari l'Italia può solamente sognare - e delle attrezzature turistiche necessarie alla recezione di calciatori, dirigenti, giornalisti, politici, personaggi di spicco, tifosi, ecc.
Filippo Mondini, missionario in Sudafrica, racconta a proposito delle pietose condizioni in cui sono costretti a vivere gli abitanti delle baraccopoli non distanti dagli stadi: "...ci sono tantissimi topi e ogni anno diversi casi di bambini mangiati dai topi. Non c'è privacy e ne soffrono soprattutto le donne. Le latrine sono buche comuni scavate nella terra". Riferisce poi che "...da anni si verificano arresti dei ragazzi di strada e operazioni di espulsione delle masse povere dal centro verso le periferie dei transit camp con i container. Tutto per ripulire l'immagine delle città in vista dei mondiali. I venditori ambulanti allontanati dalle zone adiacenti allo stadio, i poveri tagliati fuori".
I "transit camp" sono dei "quartieri di container", allocati lontano dalla città, dove acqua, corrente elettrica e turisti non arrivano.

Per quanto riguarda l'aspetto economico (spicciolo, senza entrare nei dettagli), risulta ovvio pensare che un evento della portata di un mondiale di calcio porti ricchezza alla nazione; non a caso, stime parlano di una crescita dello 0.54% del PIL sudafricano. Purtroppo, in una nazione dove c'è un divario abissale tra i ricchi ed i poveri, dove c'è una disoccupazione che s'aggira attorno al 25%, a godere della lieve (ma comunque significativa) crescita sarà quella piccola percentuale di privati occupati nel commercio. "Una percentuale irrilevante per un continente che in molti casi vive ancora oggi di agricoltura, di pesca, di manifattura, di espedienti improvvisati e arrangiati, se non di elemosina là dove l'afflusso del turismo è consistente."
Le opere di costruzione, insieme alle nuove attività correlate alla organizzazione e allo svolgimento dei mondiali, hanno certamente contribuito a creare nuovi posti di lavoro: lavori temporanei e forse sottopagati, ma pur sempre "lavoro creato". Il problema sarà tra un paio di settimane, quando una squadra avrà vinto l'ambito titolo e giocatori e tifosi se ne torneranno a casa: come ripagare i debiti contratti per le costruzioni? Che farne delle sfarzose opere architettoniche? Se prima il Sudafrica era sprovvisto di tali strutture, era perché non ne aveva bisogno. Si trova ora in possesso di alcuni gioiellini che, con ogni probabilità, non verranno più utilizzati perché inutili, né tantomeno mantenuti perché costosi. Un bello spreco di soldi, non c'è che dire!

Motore trainante di questa corsa alla spesa e all'apparenza non è altri che la FIFA: la FIFA è "oscenamente ricca, estremamente potente, e agisce come un club tra i più esclusivi.". La FIFA è responsabile della commercializzazione di ogni singolo prodotto legato al calcio professionistico, gestisce interamente gli sponsor ed i diritti televisivi. È l’epicentro di un giro d’affari di 250 miliardi di dollari. Solo con i Mondiali sudafricani guadagnerà circa quattro miliardi di dollari. È assicurata per ogni evenienza. Per questi Mondiali la polizza ammonta a circa nove miliardi di dollari. Inoltre, l’organizzazione ha un potere economico enorme nei confronti degli stati che ospitano la manifestazione. "Quattro anni fa il parlamento sudafricano ha attribuito ai Mondiali lo status di ‘evento protetto’, gestito da una normativa specifica. In poche parole ha lasciato alla FIFA i diritti per qualsiasi cosa, dalla pubblicità al marketing fino al controllo del perimetro intorno agli stadi (questo significa che fuori da ogni stadio c’è un ente sovranazionale completamente autonomo). È così che la FIFA agisce. In questo modo apre il mercato agli investitori e alle multinazionali".
ma non posso chiedere al mondo (forse mezzo mondo, forse anche meno) di interessarsi di questo piccolo problema. quale problema, poi? che problema può esserci, con i mondiali di calcio? a parte, ovviamente, sconfitte pesanti, smacco e reputazione...

-f

fonti:
il vero padrone del pallone
l'africa che non c'è

giovedì 17 giugno 2010

Pedofilia lieve

Si erano inventati un emendamento proprio carino.
Zitti zitti, nel disegno di legge sulle intercettazioni avevano infilato l'emendamento 1.707, quello che introduceva il termine di "Violenza sessuale di lieve entità" nei confronti di minori. In pratica una pedofilia di serie "B", lieve, non "grave".
Firmatari, alcuni senatori di Pdl e Lega che proponevano l'abolizione dell'obbligo di arresto in flagranza nei casi di violenza sessuale nei confronti di minori, se - appunto - di "minore entità" (senza peraltro specificare come si svolgesse, in pratica, una violenza sessuale "di lieve entità" nei confronti di un bambino). Dopo la denuncia del Partito Democratico, nel Centrodestra c'è stato il fuggi-fuggi generale: il "ma non lo sapevo", il "non avevo capito", il "non pensavo che fosse proprio così" uniti all'inevitabile berlusconiano "ci avete frainteso".
A che scopo questo emendamento? Con che coraggio proporlo o solo pensarlo? Vengono in mente i recenti scandali legati alla Chiesa...viene in mente l'influenza che il Vaticano ha nei confronti del governo...mi viene in mente di fare 1+1...
I firmatari dell'emendamento 1707 sono i seguenti, annotateli bene:

sen. Maurizio Gasparri (Pdl)
sen. Federico Bricolo (Lega Nord)
sen. Gaetano Quagliariello (Pdl)
sen. Roberto Centaro (Pdl)
sen. Filippo Berselli (Pdl)
sen. Sandro Mazzatorta (Lega Nord)
sen. Sergio Divina (Lega Nord)

Per la cronaca, il sen. Bricolo era colui che proponeva il "carcere per chi rimuove un crocifisso da un edificio pubblico" (ma non per chi palpeggia o mette un dito dentro ad una bambina); il sen. Berselli è colui che ha dichiarato "di essere stato iniziato al sesso da una prostituta" (e da qui si capisce molto...); il sen. Mazzatorta ha cercato di introdurre nel nostro ordinamento vari "emendamenti per impedire i matrimoni misti"; mentre il sen Divina è divenuto celebre per aver pubblicamente detto che "i trentini sono come cani ringhiosi e che capiscono solo la logica del bastone" (citazione di una frase di Mussolini).
...e ora votateli gente!

Com'è che non ce l'avevano detta questa? Che strano che la notizia non sia ancora passata in TV... Aspettiamo fiduciosi che il governo cada.

mercoledì 16 giugno 2010

Cartolina da Ponte Galeria

A tutte le persone che vivono in questo paese:
A tutti coloro che credono ai giornali e alla televisione. Qui dentro ci danno da mangiare il cibo scaduto, le celle dove dormiamo hanno materassi vecchi e quindi scegliamo di dormire per terra, molti fra di noi hanno la scabbia e la doccia e i bagni non funzionano. La carta igenica viene distribuita solo 2 giorni a settimana, chi fa lepulizie non fa nulla e lascia sporchi i posti dove ci costrigono a vivere. Il fiume vicino il parcheggio qui fuori è pieno di rane e zanzare che danno molto fastidio tutto il giorno, ci promettono di risolvere questo problema ma continua ogni giorno.Ci sono detenuti che vengono dai CIE e anche dal carcere che sono stati abituati a prendere la loro terapia ma qui ci danno sonniferi e tranquillanti per farci dormire tutto il giorno. Quando chiediamo di andare in infermeria perchè stiamo male, l’Auxilium ci costringe ad aspettare e se insistiamo una banda di 8-9 poliziotti ci chiude in una stanza con le manette, s’infilano i guanti per non lasciare traccia e ci picchiano forte. Per fare la barba devi fare una domandina e devi aspettare, 1 giorno a settimana la barba e 1 i capelli. Non possiamo avere la lametta. Ci chiamano ospiti ma siamo detenuti. Quello che ci domandiamo è perchè dopo il carcere dobbiamo andare inquesti centri e dopo che abbiamo scontato una pena dobbiamo stare 6 mesi in questi posti senza capire il perchè. Non ci hanno identificato in carcere? Perchè un’altra condanna di 6 mesi? Tutti noi non siamo daccordo per questa legge, 6 mesi sono tanti e non siamo mica animali per questo hanno fatto lo sciopero della fame tuttiquelli che stanno dentro il centro e allora, la sera del 3 giugno, è cominciata così: ci hanno detto: "se non mangi non prendi terapie" ma qui ci sono persone con malattie gravi come il diabete e se non mangiano e si curano muoiono.Uno di noi è andato a parlare con loro e l’hanno portato dentro una stanzadavanti l’infermeria dove non ci sono telecamere e l’hanno picchiato. Così la gente ha iniziato ad urlare di lasciarlo stare. In quel momento sono entrati quasi 50 poliziotti con il loro materiale e con un oggetto elettrico che quando tocca la gente, la gente cade per terra. Le guardie si sono tutte spostate sopra il tetto vicino la caserma deicarabinieri qui dentro, dove sta il campo da calcio. Dalla parte sinistra sono entrati altri 50 poliziotti. Quando abbiamo visto poliziotti, militari, carabinieri, polizia, finanza esquadra mobile ufficio stranieri (che sono i più infami) sui tetti, uno di noi ha cercato di capire perchè stavano picchiando il ragazzo nella stanza. «Vattene via sporco » un poliziotto ha risposto così. In quel momento siamo saliti tutti sopra le sbarre e qualcuno ha bruciatoun materasso e quindi i poliziotti si sono spavenati e sono andati fuori le mura per prendere qualcuno che scappava. Da quella notte non ci hanno fatto mangiare nè prendere medicine per due giorni. Abbiamo preso un rubinetto vecchio e abbiamo spaccato la porta per uscire e quando la polizia ha visto che la porta era aperta hanno preso caschi e manganelli e hanno picchiato il più giovane del centro, uno egiziano. L’hanno fatto cadere per terra e ci hanno picchiati tutti anche con il gas, hanno rotto la gamba di un algerino e hanno portato via un vecchio che la sua famiglia e i sui figli sono cresciuti qui a Roma, hanno lanciato lacrimogeni e hanno detto che noi abbiamo fatto quel fumo per non far vedere niente alle telecamere. Così hanno scritto sui giornali. Eravamo 25 persone e alcune uscivano dalla moschea lontano dal casino, ma i giornali sabato hanno scritto che era stato organizzato tutto dentro la moschea e ora vogliono chiuderla. La moschea non si può chiudere perchè altrimenti succederebbe un altro casino.
Veniamo da paesi poveri, paesi dove c'è la guerra e ad alcuni di noi gli hanno ammazzato le famiglie davanti gli occhi. Alcuni sono scappati per vedere il mondo e dimenticare tutto e hanno visto solo sbarre e cancelli.Vogliamo lavorare per aiutare le nostre famiglie solo che la legge è un po' dura e ci portano dentro questi centri. Quando arriviamo per la prima volta non abbiamo neanche idea di come è l'Europa. Alcuni di noi dal mare sono stati portati direttamente qui e non hanno mai visto l'Italia. La peggiore cosa è uscire dal carcere e finire nei centri per altri 6 mesi. Non siamo venuti per creare problemi, soltanto per lavorare e avere unavita diversa, perchè non possiamo avere una vita come tutti? Senza soldi non possiamo vivere e non abbiamo studiato perchè la povertà èil primo grande problema. Ci sono persone che hanno paura delle pene e dei problemi nel proprio paese. Per questi motivi veniamo in Europa. La legge che hanno fatto non è giusta perchè sono queste cose che ti fanno odiare veramente l'Italia. Se uno non ha mai fatto la galera nel paese suo, ha fatto la galera qua inItalia.Vogliamo mettere apposto la nostra vita e aiutare le famiglie che ci aspettano.
Speriamo che potete capire queste cose che sono veramente una vergogna.
Un gruppo di detenuti del CIE di Ponte Galeria

martedì 15 giugno 2010

Mare aperto

20 Giugno 2010
Welcome. Indietro non si torna!


Indietro non si torna per chi sta cercando di arrivare, ma anche per chi è già qui e può perdere il diritto di restare da un momento all’altro perdendo il lavoro e il permesso di soggiorno.
Indietro non si torna per chi il diritto di restare ce l’ha ancora, ma ogni giorno deve sopportare il razzismo e i veleni di una società alla deriva.
Indietro non si torna anche e soprattutto adesso, che la Crisi viene utilizzata come ricatto individuale e collettivo per impedirci di combattere per ciò in cui crediamo, per non farci parlare di diritti e di dignità, di solidarietà e di opposizione alla guerra.
Indietro non si torna perché, e la Grecia lo dimostra, dove la vita delle persone non vale nulla, dove i profughi non vengono accolti, dove i bambini vengono segregati e abbandonati al loro destino, allora tutto il peggio può succedere.

Per una giornata internazionale di lotta in difesa del diritto d’asilo e contro tutti i respingimenti.
Manifestazioni congiunte nei porti dell’Adriatico, Venezia, Ancona, Bari e in quelli di Igoumenitsa e Patrasso in Grecia

Ancona - Porto Aperto
Domenica 20 giugno - ore 19.00


Il programma delle iniziative che si svolgeranno sulla banchina 14
(http://www.meltingpot.org/articolo15617.html)
(http://www.glomeda.org/documenti.php?id=818)
(http://www.globalproject.info/it/in_movimento/Welcome-20-giugno-Ancona/5187)

Scarica e diffondi il manifesto dell'iniziativa
(http://www.globalproject.info/public/resources/pdf/WELCOME-20-GIUGNO-regionale.pdf)

Welcome. L'appello e la lista adesioni aggiornata
(http://www.globalproject.info/it/in_movimento/Welcome-Indietro-non-si-torna-Appello-a-una-mobilitazione-internazionale/4987)

Per info e adesioni dalle Marche: info@glomeda.org

Glomeda Comunicazione
www.glomeda.org

lunedì 14 giugno 2010

Pensare è sconsigliato

Lungimirante, geniale, popolare. 70 anni fa nasceva il cantautore Francesco Guccini, uno dei pochi rimasti e che vale ancora la pena ascoltare in Italia. Vogliamo fargli un semplice tributo, riportando qui la Canzone di notte n°2, pubblicata nel 1976 dove Guccio fotografa con particolari domestici e intimi, una società che sta degenerando sotto i suoi occhi.
Oggi, riascoltando la canzone ci si accorge quanto essa, purtroppo, sia ancora terribilmente attuale.


E un' altra volta è notte e suono,
non so nemmeno io per che motivo, forse perchè son vivo
e voglio in questo modo dire "sono"
o forse perchè è un modo pure questo per non andare a letto
o forse perchè ancora c'è da bere
e mi riempio il bicchiere..

E l' eco si è smorzato appena
delle risate fatte con gli amici, dei brindisi felici
in cui ciascuno chiude la sua pena,
in cui ciascuno non è come adesso da solo con sé stesso
a dir "Dove ho mancato, dov'è stato?",
a dir "Dove ho sbagliato?"

Eppure fa piacere a sera
andarsene per strade ed osterie, vino e malinconie,
e due canzoni fatte alla leggera
in cui gridando celi il desiderio che sian presi sul serio
il fatto che sei triste o che t'annoi
e tutti i dubbi tuoi...

Ma i moralisti han chiuso i bar
e le morali han chiuso i vostri cuori e spento i vostri ardori:
è bello ritornar "normalità",
è facile tornare con le tante stanche pecore bianche!
Scusate, non mi lego a questa schiera:
morrò pecora nera!

Saranno cose già sentite
o scritte sopra un metro un po' stantìo,
ma intanto questo è mio e poi,
voi queste cose non le dite,
poi certo per chi non è abituato pensare è sconsigliato,
poi è bene essere un poco diffidente
per chi è un po' differente...

Ma adesso avete voi il potere,
adesso avete voi supremazia, diritto e Polizia,
gli dei, i comandamenti ed il dovere,
purtroppo, non so come, siete in tanti e molti qui davanti
ignorano quel tarlo mai sincero
che chiamano "Pensiero"...

Però non siate preoccupati,
noi siamo gente che finisce male: galera od ospedale!
Gli anarchici li han sempre bastonati
e il libertario è sempre controllato dal clero, dallo Stato:
non scampa, fra chi veste da parata,
chi veste una risata...

O forse non è qui il problema
e ognuno vive dentro ai suoi egoismi vestiti di sofismi
e ognuno costruisce il suo sistema
di piccoli rancori irrazionali, di cosmi personali,
scordando che poi infine tutti avremo
due metri di terreno...

E un' altra volta è notte e suono,
non so nemmeno io per che motivo, forse perchè son vivo
o forse per sentirmi meno solo
o forse perchè a notte vivon strani fantasmi e sogni vani
che danno quell' ipocondria ben nota,
poi... la bottiglia è vuota...

venerdì 11 giugno 2010

"La porta era aperta"

Immaginate di stare a dormire e vi svegliano delle divise blu alle 8 della mattina, che ti stanno già in camera, affianco al letto invitandoti ad alzarti. Ci metti qualche secondo per capire se è un incubo, uno scherzo o qualcosa di simile. Chiedendo agli altri compagni poi, ho scoperto che anche loro, sbalorditi hanno chiesto "ma è vero"?
Cosa ci fanno alle 8 della mattina a fianco al tuo letto? "Accertamenti". Sventola un distintivo, occhiali da sole e alcune panze. Prendo coscienza di me, sono davvero li, non so quanti in casa. Comincio a capire le parole ma c'è stata una frase, la prima, che subito ha suonato strano: "La porta era aperta". Per un' attimo, il mio cervello incosciente ha pensato che quei gendarmi siano entrati in casa perché preoccupati di una porta aperta e per l'incolumità dei ragazzi all'interno...che sciocco che sono, ancora credevo in loro.
In mutande, mi ritrovo questo sconosciuto che cerca droga in casa. Ci chiedono se vogliamo chiamare avvocati, ma non avendo nulla da nascondere, non ne sentivo il bisogno; anche se avrei dovuto farlo...
Sono in due, poi in tre. Sento voci dalle altre stanze...la casa è infestata.
"Cerchiamo canne, hashish, droga...se ce l'avete è meglio che ce lo dite perché tanto le troveremo".
Neghiamo serenamente con la certezza di avere la coscienza a posto e assistiamo alla scena. Aprono tutti i cassetti, svuotano portafogli, armadi, materassi, scatole. Tutti i vestiti sono mossi, ogni libro viene setacciato e alcuni diari e quaderni vengono letti.
La ragazza deve andare in bagno. "Un momento, prima devo controllarlo". Ok, adesso possiamo andare a pisciare nel bagno di casa, chiaramente squadrati e fissati per evitare scherzi.
I posaceneri vengono riuniti su una sedia e setacciati con guanti di lattice:
-"E queste cosa sono?!"
-"Sigarette" rispondiamo tranquillamente.
- "Non costringeteci a chiamare i cani"
Documenti sequestrati. La cucina è controllata a tappeto: ogni tovaglia spostata, ogni barattolo aperto, ogni dispenza setacciata. Poi via alle altre stanze che vengono spolverate da cima a fondo fin sotto i materassi...senza alcun esito. Non trovando niente, si buttano in qualche cd masterizzato, minacciando multe salatissime perché...ascoltiamo musica. Più le mani gli rimangono vuote e più le domande si fanno incalzanti, forse per coprire questo loro illegittimo e vergognoso flop senza senso.
- "Cosa studiate?" ci chiedono.
- "Biologia, informatica, niente...". Quindi nessuno studia diritto e conosce leggi in riguardo a perquisizioni in casa, buon per loro. Poche altre classiche battute sarcastiche e viscide e poi via a mani vuote. Appuntamento fra mezz'ora in caserma per firmare il "verbale negativo".
Ci prendiamo un caffé, ci sediamo un attimo a parlare. Sono passati 45 minuti in cui lo Stato c'ha violato, è entrato in casa di nascosto per cercare qualcosa che non c'é. Ancora non ci credo, mi sale una rabbia incredibile e un odio feroce verso di loro e verso la nostra impotenza a far si che esista giustizia nelle forze dell'ordine. Come è stato possibile? Come ci siamo arrivati? Chi ha permesso che si possa arrivare a tanto?
Non siamo riusciti ad entrare in caserma: c'hanno fermato in portineria dove una bollente saletta piena di mosche, ci offriva 4 divanetti in pelle puzzolenti di sudore e un mensile su San Antonio da Padova. In quell'ora abbondante d'attesa, siamo usciti nel piazzale interno per prendere un pò di ossigeno ma ci è stato "vietato passeggiare". Finalmente uno della cricca della mattinata arriva con un mazzo di fogli. Più volte ci si dice che il verbale è negativo, "tutto apposto" in modo che non rompiamo i coglioni e ce ne andiamo via felici e contenti senza fiatare.
Ma come potersi fidarsi di questa gente? Lo leggiamo riga per riga, parola per parola, nulla ci deve sfuggire né nulla deve essere permesso a loro. L'agente diventa nervoso.
Siamo pienamente coscienti che sono entrati in casa senza un regolare mandato e sarebbero perciò punibili per legge. In casa di illegale c'erano solo loro...
"Come siete entrati?" gli chiediamo.
"Chi"' risponde imbarazzato.
"Voi a casa come ci siete entrati?"
"La porta era aperta...dai su firma".

In nessun modo, con nessuna parata per strada, nessun calendario, nessun funerale di Stato potrebbero mai riacquistare la nostra fiducia.

giovedì 10 giugno 2010

Niente programmi per stasera

In casa abbiamo molti oggetti affascinanti e utili: c'è la lavatrice, la libreria, il cesso, il frullatore...Ma ce n'è uno, molto importante, che li raccoglie tutti. La Televisione è un elettrodomestico molto potente, capace di tutto: può essere un 'intera libreria, una luce che in passato ha mostrato il mondo a chi non poteva permettersi di uscire dal proprio quartiere. Una voce che c'ha insegnato a leggere nel dopoguerra, c'ha fatto sognare la conquista della luna e vedere il crollo del muro; il tutto fermi nel nostro salottino. Un volto di famiglia che da consigli, insegna, spiega, ci accompagna a dormire...e come non potersi fidare di questa "madre" bella e squadrata, progettata e perfetta?
Per questo la televisione può anche amalgamarsi, mimetizzarsi e inquinarsi, assumendo le sembianze di tanti altri oggetti di casa: un cesso pieno di libri fradici, una lavatrice sciacqua anime o un frullatore di cervelli.
Oggi come oggi il mestiere della Tv sta violentemente cambiando per assumere sembianze sempre più mostruose e oscure. Che sia la causa di molti mali (almeno in Italia), non c'è dubbio...La sua forza è acclamata, la sua potenza quasi irraggiungibile. A causa di un progetto ben riuscito di tv spazzatura avvicinata sempre più ai piccoli in modo da assicucarsi intere generazioni di persone ammaestrate; la televisione è riuscita ad accaparrarsi la fiducia, l'attenzione e il tempo della gente. Il lavoro che una volta spettava alla Bibbia, oggi tocca a lei, ormai capace di far nascere dei in terra, scoppiare guerre, odiare un popolo o santificare un ladro. "Il cinema è l'arma più forte" parola di Mussolini, e i dittatori di oggi l'hanno preso alla lettera.
Un tempo i potenti governavano la gente con le minacce, e quando il popolo era stufo, andava a palazzo e sapeva bene quale testa tagliare. Oggi con la televisione, il padrone è già in casa, la gente ha difficoltà a riconoscerlo e finisce per accopparsi da solo. E' questa la vera fantascienza e allo stesso tempo la pura triste realtà.
Sarà pure una finestra sul mondo, ma è chiusa da una tenda a maglie molto strette.
26 e 27 Giugno 2010: SCIOPERO DEI TELESPETTATORI
Spegni la Tv, accendi il cervello...
Esci, distraiti, conosciamoci in piazza.

Lo sciopero prevede iniziative ed eventi...partecipa e/o creali...
Assapora la libertà di movimento ed espressione.

venerdì 4 giugno 2010

Un sorso di cadmio da McDonald' s

Bere coi bicchieri di McDonald's potrebbe far risultare indigesta anche semplice acqua del rubinetto...
Infatti la famigerata multinazionale di "cibo" più famosa del mondo, stà ritirando dal mercato 12 milioni di bicchieri con l'immagine di Shrek perché il disegno contiene cadmio, un elemento chimico tossico e cancerogeno.
Mi sono preso la briga di cercare i suoi effetti sulla salute e ho trovato quanto segue...
Ingerire alte quantità di cadmio causa osteoporosi e osteomalacia, cancro ai polmoni e danneggiamento dei reni, nei quali si accumula per lunghi periodi. Come se non bastassero, altri effetti sulla salute sono:
- Diarrea, mal di stomaco e vomito severo
- Fratture alle ossa
- Probemi riproduttivi e possibilita' di infertilita'
- Danneggiamento del sistema nervoso centrale
- Danneggiamento del sistema immunitario
- Disordini psicologici
- Possibilita' di danni al DNA e sviluppo del cancro

Il problema è che già alcuni di questi bicchieri avvelenati sono stati venduti e girano fra allegre famiglie americane e relativi bambini che brindano nel loro salottino di casa, intossicandosi con l'allegro cibo colorato spacca-ossa firmato Mc.
Ad ogni modo Mc Donald's non è nuova a cattive notizie del genere: la sua dieta è largamente considerata la meno salutare del mondo sviluppato ed è la maggior responsabile dei milioni di casi di obesità in occidente. Molta ombra rimane sui processi di allevamento, macellazione e produzione di cibo nei suoi allevamenti e quando scoppiò il caso della mucca pazza, il primo bovino malato in Italia proveniva proprio da stalle Mc Donald's. Per l'appunto, il noto documentario Super Size Me del 2004, svela tutte le conseguenze metaboliche causate da una dieta a base di fast-food, con tanto di altissimi rischi cardiovascolari ed epatici legati all'enorme quantità di colesterolo e trigliceridi ingeriti. Mcdonald's inoltre contribuisce all'estinzione di gruppi etnici e tribù locali oltre che alla fame nel mondo, dato che si accaparra di enormi raccolti e boschi dei paesi poveri, strappando loro la possibilità di utilizzarli per svilupparsi e ricavarne alimentazione.
I locali e il personale dell'azienda, sono addobbati e preparati in modo da ricordare un ambiente di festa e i colori rosso e giallo possono indurre il cervello a produrre lo stimolo della fame, così da invogliarci ad entrare e consumare. I bambini sono le vittime preferite dal Clown di Mc: gli spazi sono sempre più grandi e affascinanti, con tanto di veri e propri parchi giochi, feste ed animazioni organizzate. Se pensiamo inoltre che la compagnia è responsabile del disboscamento massiccio e indiscriminato della foresta amazzonica per una superficie annua pari alla Gran Bretagna, per ricavare pascoli e carta per contenere le patatine; bé allora dovremmo davvero pensarci 1000 volte prima di rientrare di nuovo dentro quei macelli mascherati che sono i fast-food.

giovedì 3 giugno 2010

Amici miei

A Ginevra, il Consiglio dei Diritti umani dell'Onu ieri ha condannato l'“attacco vergognoso” di Israele alla Freedom Flottilla ma l'Italia, membro di questo organismo, a quanto pare non era d'accordo. Accodandosi agli Stati Uniti, il nostro Paese non ha infatti firmato la risoluzione, ricevendo il plauso di Israele. Il documento redatto dal Consiglio dei Diritti umani ha approvato dunque l'invio di una missione internazionale che indaghi su quanto accaduto nelle acque internazionali di fronte a Gaza. Etichettata con la dicitura “Gravi attacchi da parte delle Forze armate israeliane contro la Flottilla umanitaria”, la risoluzione è stata approvata con 32 voti a favore, tre contrari (Usa, Olanda e Italia) e nove astensioni ( tra esse, Belgio, Gran Bretagna, Francia, Giappone). Come sempre però la posizione del nostro Paese è, come dire, articolata.
Le cose non sono mai così semplici dalle nostre parti.
Il resto dell'articolo su Il Fatto

mercoledì 2 giugno 2010

Frasi fatte

EUROPA:
Il capo dello Stato, Horst Koehler, si è dimesso "con effetto immediato" per una frase detta durante una recente visita in Afghanistan che ha suscitato grandi proteste. La frase era: "Visto il modo in cui la nostra economia è orientata alle esportazioni e la nostra dipendenza dal commercio internazionale, dobbiamo anche sapere che in casi estremi anche l'impiego della forza militare è necessario per difendere i nostri interessi". Aveva parlato dell'interesse tedesco alla "libertà delle vie di comunicazioni del commercio internazionale", nel senso dell'esigenza di "impedire instabilità regionali che si ripercuotono indirettamente anche sulla nostra economia, sui nostri posti di lavoro, sul nostro benessere". Dice di essere stato frainteso, ma ciò non ha bastato a placare la pioggia di critiche che l'hanno portato a dimettersi, con grandi problemi per il governo della Merkel.

ITALIA:
27 MAGGIO 2010 - Berlusconi nel corso di una conferenza stampa dopo i lavori dell’Ocse a Parigi, ha fatto un accenno al potere dei «gerarchi» di Mussolini. Nei suoi diari - ha detto il premier - ho letto recentemente questa frase: «dicono che ho potere, non è vero, forse ce lo hanno i gerarchi ma non lo so. Io so che posso solo ordinare al mio cavallo di andare a destra o di andare a sinistra e di questo posso essere contento». (VIDEO)
22 MARZO 1996 - In un’intervista al Messaggero l’allora leader di Forza Italia Berlusconi afferma che il decreto che regola a politica in tv (la par condicio) è degno di Mussolini.
21 LUGLIO 1998 - Berlusconi, all’opposizione, giudica gli stanziamenti per il Sud del governo Prodi un inganno. Per il Cavaliere «sono soldi che erano già stati stanziati nel bilancio precedente».«Mi ricorda le sfilate di carri armati per Mussolini. Lo ingannavano facendo sfilare sempre gli stessi».
11 SETTEMBRE 2003 - «Mussolini non ha mai ammazzato nessuno», «Mussolini mandava la gente a fare vacanza al confinò’. Di fronte alle polemiche che si alzano da più parti, Berlusconi precisa di non aver «mai inteso rivalutare Mussolini», ma di avere «reagito da patriota, da italiano vero» di fronte al paragone, fatto dagli intervistatori inglesi, tra Mussolini e Saddam Hussein. Un paragone, «che non ho accettato».
28 MAGGIO 2006 - Il premier Berlusconi in un passaggio del suo intervento all’assemblea della Confesercenti a Roma afferma:«Mussolini aveva i nuclei delle camicie nere: io, secondo i giornali che sono i sottotappeti della sinistra nostra all’estero, avrei i nuclei delle veline. Grazie a Dio, un pò meglio... Mi sembra un pò meglio...».
7 MAGGIO 1997 - Arafat mi ha chiesto di dargli una TV per la striscia di Gaza; gli mandero' Striscia la notizia.
17 GENNAIO 1996 - Ah, finalmente siete in gabbia giornalisti, siete nel posto giusto, così capite cosa vi sarebbe successo se fosse andato in porto un certo disegno...
19 GENNAIO 1996 - Quando mi arrivò la tessera della P2 rimasi offeso perchè sopra c'era scritto "apprendista muratore": ma come, io ero un costruttore affermato!
15 DICEMBRE 1995 - Dire che io utilizzo la mia posizione di leader politico per interessi personali è negare il disinteresse e la generosità che mi appartengono.
La fine della guerra è una sconfitta per i pacifisti.
fonti: Repubblica
fonti: drzap

martedì 1 giugno 2010

...perché pacifisti.

Da ApCom
Si temevano scontri, ma nessuno si aspettava una carneficina. Israele aveva avvertito che non avrebbe consentito alle navi della "Freedom Flotilla", carica di attivisti di ong internazionali e aiuti umanitari, di arrivare a Gaza, forzando il blocco imposto da Tel Aviv. Ma l'attacco alla 'flotilla' ha provocato almeno 9 morti, provocando la reazione indignata non solo del mondo arabo. Nella notte, la marina militare israeliana ha assaltato almeno una delle sei navi (con a bordo attivisti turchi) del convoglio Freedom Flotilla, partito ieri dal porto cipriota di Nicosia. L'attacco sarebbe avvenuto, secondo gli attivisti, in "acque internazionali, a 75 miglia al largo della costa di Israele, in violazione del diritto internazionale". A bordo delle navi, circa 700 persone (tra cui tre italiani) e 10.000 tonnellate di aiuti umanitari. Fonti della difesa israeliana hanno affermato che l'esercito avrebbe risposto agli spari e alle violenze degli attivisti. "Di fronte alla necessità di difendere la propria vita - si legge in un comunicato della Difesa israeliana - i soldati hanno impiegato dei mezzi anti-sommossa e hanno aperto il fuoco". La polizia, intanto, ha alzato il livello di allerta in Israele per far fronte a "eventuali disordini" da parte di arabi israeliani. Ma l'attacco ha provocato la dura reazione del mondo intero. Tensione soprattutto in Turchia: alla notizia delle violenze, decine di manifestanti hanno provato a fare irruzione al Consolato israeliano a Istanbul; situazione critica anche ad Ankara, dove una folla inferocita si è radunata all'esterno dell'ambasciata e davanti all'abitazione privata dell'ambasciatore di Tel Aviv, Gabby Levy. Il diplomatico è stato convocato dal ministero degli Esteri per un incontro urgente con la diplomazia turca, che avrebbe chiesto la consegna, al più presto, dei cittadini turchi rimasti feriti. Dura la condanna di Ankara, che ha definito "inaccettabile" l'attacco, che potrebbe avere "conseguenze irreparabili".
In tutto il mondo ci si sta mobilitando.Oggi alle 17:00 in Ancona si terrà un presidio per non lasciare impunita anche questa strage. Partecipiamo non per odio ma per la dignità!

Iniziative (fonte: GlobalProject ):
Alessandria - ore 17 Piazza Libertà
Catania - ore 18 presidio in Prefettura;
Cagliari - ore 18:00 sit-in al Bastione Saint Remy;
Brindisi - ore 17.30 in piazza Santa Teresa.
Trento - ore 17 via Manci, Palazzo Trentini

I VIDEO