Dopo il flop dell'incontro di Copenhagen sul clima, l' Europa non si arrende e 10 paesi fra i più avanzati sul piano energetico (Germania, Inghilterra, Francia, Belgio, Danimarca, Irlanda, Olanda, Svezia, Lussemburgo e Norvegia) si stanno organizzando per creare una rete di distribuzione d'energia (come già avevamo scritto nel post "L'Energia rinnovabile non parla italiano"), ricavata solo da fonti rinnovabili. L' energia prodotta da vento, sole, acqua, biomasse e geotermia; verrà convoiata in viadotti nuovi e messa a disposizione dei suddetti paesi, evitando anche che questa si "mescoli" con quella derivata da prodotti fossili. Si sa che l'interesse verso una economia più sostenibile, è molto più forte nei paesi sviluppati d'europa e per esempio la Svezia si è posta l'obbiettivo entro il 2030 (fra soli 20 anni...) di arrivare ad utilizzare solo energia rinnovabile. La Germania ha già superato i 25 000 Mw di eolico (equivalente a un quinto del petrolio consumato in un anno in Italia) e possiede 4 000 Mw di energia solare, rispetto ai 900 Mw dell'Italia (nosostante che un pannello posto in Sicilia, produca il doppio rispetto allo stesso pannello istallato a Berlino). La Spagna, oltre che avere la centrale solare più grande e potente del mondo (la PS20 di siviglia, capace di sfamare 180 000 case e mezzo milione di abitanti), possiede 16 000 Mw di eolico. Nella sola giornata del 20 dicembre 09, a causa di "tempaccio", ha prodotto il 54% dell'energia prodotta in tutto lo stato. Avvenimenti come questi avvengono più volte nell'arco dell'anno: nel marzo 08 a causa di una tempesta, in una sola notte un impianto eolico off-shore (in mezzo al mare) produsse il 40% del fabbisogno nazionale (pari alla somma dei prodotti delle centrali nucleari e a carbone iberiche). Solo a Barcellona, sono in fase di inizio lavori altri 12 impianti eolici ognuno con 400 Mw di potenza. In tutta Italia ci sono 4000 Mw di eolico, non esiste un dibattito politico sul tema ambientale e ancora si fanno referendum di paese perché l'eolico "deturpa il paesaggio". Modestamente credo che una raffineria sia molto più brutta da vedere rispetto ad un campo di pale eoliche, una centrale a carbone sia molto più inquinante e una centrale nucleare molto più pericolosa. Non possiamo ancora stare a perdere tempo dietro a qualche fanatico ignorante che parla di paesaggio e rotte migratorie minacciate. L'energia pulita non è inquinante, ha costi bassissimi di istallazione e soprattutto, cosa più importante, è gratuita! La richiesta energetica è ogni anno sempre più alta e per continuare a vivere in questa società, c'è da adattarsi, rinnovarsi e pagarne il prezzo. La politica è distante anni luce da questioni di questo livello, per loro (e per i loro elettori) sono più importanti i processi brevi, le regionali e qualche trans di troppo. Il governo Berlusconi ha ritirato fuori le centrali nucleari e ne vuole costruire 4 entro 10 anni. A me personalmente rincuora di essere in Italia, conoscere bene le leggi della corruzione, della burocrazia e della mafia e ciò mi dà la certezza che queste centrali non entreranno mai in funzione. Però sò quanto tempo andrà perso e quanti soldi buttati o regalati a corrotti dell'edilizia e delle istituzioni, invece di investirli in strutture utili e sensate. In tutta europa solo Francia e Finlandia hanno in progetto nuove centrali, mentre che nessuna fra le centinaia sparse per il vecchio continente, hanno subìto modifiche o restauri significativi negli ultimi anni, proprio perché sono destinate a chiudere presto. Sono altri i progetti di sviluppo , altre idee frullano in testa agli europei, altri interessi ben più illuminati e innovativi.
L' Italia galleggia.
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