I nostri passi potranno presto essere utilizzati per alimentare particolari generatori piazzati sotto al pavimento di centri commerciali e stazioni della metropolitana. Come? Semplicemente camminando…Generatori del genere verranno presto installati in alcune zone specifiche del Regno Unito. Questa tecnologia si serve del peso del corpo umano in movimento per comprimere speciali piattaforme inserite sotto il pavimento, piattaforme che, come dichiara il londinese Times: “spingono un fluido attraverso mini-turbine che generano energia elettrica da utilizzare direttamente o da immagazzinare in accumulatori dedicati”.
Questo tipo di tecnologia deriva direttamente da un sistema di mini-generatori ideato per essere inserito all’interno di calzature anfibie militari; progettato qualche anno fa e testato dall’esercito americano.
Ogni zona caratterizzata da un grande traffico pedonale è potenzialmente adatta all’installazione di questo sistema: centri commerciali, stazioni, aeroporti, discoteche, marciapiedi… Alcuni ingegneri inglesi hanno realizzato, prendendo come riferimento la frequentatissima Victoria Underground Station a Londra che conta circa 34000 viaggiatori ogni ora, un modello di studio che ha mostrato come numero così elevato di persone in movimento può alimentare circa 6.500 lampadine classiche.
Inoltre, questo tipo di dispositivo a pressione può essere installato su ponti per ricavare energia dalle vibrazioni causate dal passaggio di auto e treni; è stato infatti provato lo scorso anno, con successo, in un ponte situato nelle Midlands dove un sensore per le alluvioni è stato alimentato, per un determinato periodo di tempo, unicamente dall’energia creata dalle oscillazioni generate dai treni che passavano sopra il ponte stesso. Versioni più piccole potrebbero essere utilizzate da singole persone per alimentare, ad esempio, il proprio iPod.
A Tolosa (Francia) il progetto sta partendo e una parte di marciapiede nel centro della città, è stato dotato di tavolette che contengono microsensori in grado di generare 30 watt ad ogni passaggio d'un pedone. L’energia prodotta, caricata in una batteria, potrebbe essere utilizzata per alimentare l'illuminazione nelle strade.
Noi siamo ancora all'età dell'atomo...
Questo tipo di tecnologia deriva direttamente da un sistema di mini-generatori ideato per essere inserito all’interno di calzature anfibie militari; progettato qualche anno fa e testato dall’esercito americano.
Ogni zona caratterizzata da un grande traffico pedonale è potenzialmente adatta all’installazione di questo sistema: centri commerciali, stazioni, aeroporti, discoteche, marciapiedi… Alcuni ingegneri inglesi hanno realizzato, prendendo come riferimento la frequentatissima Victoria Underground Station a Londra che conta circa 34000 viaggiatori ogni ora, un modello di studio che ha mostrato come numero così elevato di persone in movimento può alimentare circa 6.500 lampadine classiche.
Inoltre, questo tipo di dispositivo a pressione può essere installato su ponti per ricavare energia dalle vibrazioni causate dal passaggio di auto e treni; è stato infatti provato lo scorso anno, con successo, in un ponte situato nelle Midlands dove un sensore per le alluvioni è stato alimentato, per un determinato periodo di tempo, unicamente dall’energia creata dalle oscillazioni generate dai treni che passavano sopra il ponte stesso. Versioni più piccole potrebbero essere utilizzate da singole persone per alimentare, ad esempio, il proprio iPod.
A Tolosa (Francia) il progetto sta partendo e una parte di marciapiede nel centro della città, è stato dotato di tavolette che contengono microsensori in grado di generare 30 watt ad ogni passaggio d'un pedone. L’energia prodotta, caricata in una batteria, potrebbe essere utilizzata per alimentare l'illuminazione nelle strade.
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