Il nostro Ministro dell’Ambiente si è battuta con la veemenza di un posacenere in alabastro contro le nuove norme comunitarie, per fortuna bocciate, che avrebbero permesso di allungare la stagione venatoria e annoverare nuove specie tra quelle cacciabili: oltre ad alcuni migranti, erano stati inclusi i postini, i lavoratori di call-center e gli elettrauti molisani. L’ iniziale entusiasmo della Lega per la nuova normativa si è però spento, non appena è stato chiarito un increscioso equivoco: con la parola “migranti” non si intendevano purtroppo gli extracomunitari, ma i volatili che si spostano da un continente all’altro. In molti si sono chiesti: ma dov’é il Ministro Prestigiacomo? Perché non dice nulla? Cosa sta facendo? Probabilmente, stava caricando la doppietta. Oppure, con squisita sensibilità, era caduta in letargo per solidarietà con alcune specie a rischio, come il ghiro e la marmotta. Bisogna capirla: Stefania è Ministro dell’Ambiente ma, considerato quelli che la circondano, è più che altro Ministro in un Ambientaccio. Di certo, ha preferito sorvolare su un argomento così delicato e che ha diviso la stessa maggioranza. Non ha considerato però un grave rischio: se fossero passate le nuove norme, qualsiasi cosa fosse passata sorvolando, gli avrebbero sparato.
Paro paro da Il Fatto
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