«E Gesù entrò nel Tempio di Dio, e scacciò tutti coloro che compravano e vendevano nel tempio, rovesciò i tavoli dei cambiavalute e le sedie di coloro che vendevano le colombe» [Matteo 21:12]. Iniziamo con una citazione addirittura biblica per commentare l'angelus di ieri, nel quale Ratzinger (non so con quale coraggio) ha detto che "potere e fame di beni materiali sono tentazioni di Satana". Detta dal papa una frase del genere ci fa un pò sorridere. Proprio lui, capo della religione più diffusa e senza dubbio l'uomo più potente del mondo, che ogni giorno riesce a muovere milioni di cittadini dei 5 continenti facendoli obbedire e pendere dalle sue labbra, umilmente sotto le spoglie di Dio in terra. Con che faccia Josef pronuncia tali parole se si pensa al potere e ai beni materiali che possiede il Vaticano. Ma andiamo ad analizzarli: il 20% del patrimonio nazionale italiano appartiene alla chiesa e un quarto di Roma è della Curia. Solo nella capitale infatti esistono 400 istituti di suore, 300 parrocchie, 250 scuole cattoliche, 200 chiese non parrocchiali, 200 case generalizie, 90 istituti religiosi, 65 case di cura, 50 missioni, 43 collegi, 30 monasteri, 20 case di riposo, altrettanti seminari, 18 ospedali, 16 conventi, 13 oratori, 10 confraternite, sei ospizi e molto altro ancora. Sono quasi 2000 gli enti religiosi residenti a Roma e risultano proprietari di circa 20 mila terreni e fabbricati, suddivisi tra città e provincia; senza contare le proprietà all’estero. «A metà degli anni ‘90 i beni delle missioni si aggiravano intorno ai 800-900 miliardi di vecchie lire, oggi dovrebbero valere dieci volte di più», osserva l’immobiliarista Vittorio Casale, massone conclamato che all’epoca era stato chiamato dal cardinale Jozef Tomko a partecipare ad un progetto di ristrutturazione del patrimonio di Propaganda Fide, il ministero degli Esteri del Vaticano. A Roma, solo i pellegrini che alloggiano nelle strutture ecclesiastiche, portano al Vaticano 5 miliardi di euro l'anno, alle quali è da aggiungere i milioni di euro derivanti dall'8 per mille, gli sgravi fiscali, l'esanzione dall' Ici, le milioni di offerte private e altre migliaia di forme di investimento che fanno del Vaticano lo stato più ricco della Terra. E che dire della Banca Vaticana o IOR (Istituto Opere Religiose e carità... fra l'altro proprietario anche di alberghi di lusso e fino a poco tempo fa, legato all'industria farmaceutica svizzera Serono, produttrice di anticoncezionali) il cui patrimonio sfiora i 6 miliardi. E che dire dei loschi avvenimenti legati al Vaticano come rapporti omosessuali segreti, pedofilia, numerosi morti molto sospette con tratti massonici come il falso suicidio di Roberto Calvi, finanziere del Vaticano trovato impiccato a Londra nel '82 e il coinvolgimento addirittura di Licio Gelli, fondatore della loggia P2, indagato per legami con il Banco Ambrosiano ecclesiastico. Il papa ci viene a raccontare di potere quando è a capo dell'istituzione più potente del mondo, che smuove le masse, che orienta le elezioni, i governi, comanda i politici, i medici, gli economisti, banchieri e mercanti. Ratzinger è l'unico azionista della Banca Vaticana, e ciò ne fa praticamente l'uomo più ricco del pianeta e il proprietario di quel tempio citato da Matteo.
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