domenica 7 febbraio 2010

Il gusto della democrazia

In Italia, esistono dei lager che una volta si chiamavano lager, poi Cpt e oggi sono stati aggiornati e chiamati Cie (Centri di Identificazione ed Espulsione). Gli immigrati irregolari, i richiedenti di asilo politico (che sono i rifugiati scappati da nazioni martoriate dalla guerra) e gli stranieri con permesso di soggiorno scaduto, vengono rinchiusi là dentro per 6 mesi circa (giusto il tempo per qualche registrazione e manganellata), prima di essere rispeduti nelle loro terre d'origine. Tali centri sono stati più volte citati da organizzazioni umanitarie quali Amnesty Internacional e Medici senza frontiere come luoghi di violazione dei diritti fondamentali dell'uomo, in territorio europeo. In questi centri, gestiti da organizzazioni italiane (come Coop, Cei ecc...) o dal governo stesso, vengono sistematicamente commesse violenze, sopprusi e torture più volte documentate e comprovate. Nessun procedimento giudiziario evidente è stato messo in moto contro i responsabili di questi maltrattamenti. Fonti e testimonianze attendibili, fanno inoltre scoprire che nelle mense di alcuni Cie come in quelli di Torino e Bologna, si servono pasti avariati e aggiunti di psicofarmaci per calmare i detenuti. Di seguito, una lettera lasciata anonima (per evitare ritorsioni) spedita al gruppo "Anti Cie" di Bologna, il quale si è più volte battuto contro i sopprusi continui dentro a questi lager legalizzati del nostro Bel Paese.

Ciao, sono F. spero che questa lettera ti trovi bene. Ti scrivo questa lettera per chiedere una mano da qualcuno perché stiamo tutti a soffrire qui. Uno che soffre dentro ogni tanto pensa di fare una cosa male addosso e sarà quel che sarà perché siamo a cercare la libertà a questa vita. Non lo so perché sono qua. Una settimana fa ho fatto una corda però c’è qualcuno mi ha salvato la vita. Ho sveglio la mattina. Lo trovo mangiare con un gusto strano. Poi al pomeriggio lo stesso, cosa da mangiare fa schifo. Ho andare per la doccia, trovo acqua con una puzza lascia anche qualcosa bianca ai capelli e anche alla carne. E poi vedo tutta la stanza sporca. Questo centro ha 50 posti e ci sono 52 persone e tutti che fanno lavoro dentro trattano male, anche il medico. E se parli con loro,loro mandano a fanculo non lo so come si fa a farsi passare tutte queste cose. Finalmente, se c’è qualcuno che mi aiuta e mi serve una mano per farmi uscire fuori, sono stanco e sono a soffrire per tutte queste cose. E non c’è nessuno umano qui per me, loro mi trattano così. Siamo delle persone. Grazie.

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