martedì 25 maggio 2010

Parlando di Dio

Davanti a 500 mila persone riunitesi a Fatima una settimana fa, il Papa ha parlato dei mali dell'umanità. Se dovessi io fare un elenco dei mali della Terra inizierei, non sò, da mafia e corruzione, poi guerra, fame nel mondo. Penserei alla mancanza di democrazia in Russia, Cina e Italia, alla pena di morte degli Stati Uniti e paesi arabi, alla privatizzazione dell'acqua. All'inquinamento, alla pedofilia nella Chiesa, terrorismo e guerre sante, AIDS, traffico di organi e bambini, deforestazione ecc.. E si potrebbe continuare all'infinito, purtroppo si ha l'imbarazzo della scelta.
Il Papa ne ha detti solo due che non stanno nel mio elenco...gay e aborto: le più grandi tragedie dell'umanità. Il demonio in Terra. Ponerli al primo posto, senza nominare gli altri e soprattutto i mali terribili interni all'istituzione di cui Josef fa parte; significa assecondarli, sminuirli, occultarli, diventandone così complici. Forse è questo il male più grande.
In risposta al papa, allego un racconto di Phill che descrive quel che il Vaticano non vuole sentire: la sua bella esperienza a 9 anni con Padre Shanley, della Chiesa del Massachussets. Oggi Phill ha 47 anni, beve, ha problemi di droga ed entra e esce da cliniche e carcere, ma questo non è un male assoluto...

(...) Padre Shanley mise di nuovo il suo braccio sulle mie spalle e strofinò la mia schiena parlando di Dio. Poi mi disse che doveva andare un istante dietro la Chiesa. Quando tornò, ci recammo al confessionale. Shanley si sedette e io rimasi in piedi davanti a lui. Cominciò a strofinare le mie cosce, ad avvolgere i miei genitali con la sua mano, parlando di Gesù, di corpi maschili, profeti, racconti spirituali, e mi tirò più vicino a lui. Ricordo il suo pene nella mia bocca, ma non ricordo come me lo abbia messo in bocca. Ricordo che indossava il suo abito talare, ma sotto era completamente nudo. Quando finì lasciammo il confessionale, tornammo nell’ufficio e Shanley mi offrì un drink. Sedevo accanto a Shanley, cominciò a leggere alcuni libri di Chiesa mostrandomi figure di Gesù e Maria.
Quando faceva questo Shanley soffregava il mio di dietro e strofinava le mie spalle, poi slacciò i miei pantaloni accarezzandomi, si mise in piedi su di me e tirò giù i miei pantaloni. Disse che voleva esaminare il mio corpo. Mi fece sedere sul suo grembo tra le sue gambe, il mio dietro contro il suo stomaco, Shanley con la sua mano sulle mie spalle mi spinse contro di lui e mi penetrò col suo pene.
E’ stata la mia prima esperienza sessuale. Quando finì mi disse di tirarmi su i pantaloni. Parlammo altri 20 minuti, e quando me ne andai Shanley mi disse che mi avrebbe visto durante la settimana nel recinto di san Patrizio. Durante quel fine settimana vidi Padre Shanley nel recinto della scuola. Mi domandò dov’era mio padre, quando sarei tornato da mia madre a Randolph, e chi viveva nella casa di mia madre, sempre accarezzando il mio di dietro e strofinando le mie spalle. La settimana seguente, dopo aver incontrato padre Shanley tornai a casa di mia madre. Padre Shanley mi diede un numero di telefono al quale avrei potuto contattarlo.
Un mese dopo il mio primo incontro lo chiamai per dirgli che avrei partecipato a un torneo di yo yo. Padre Shanley mi disse che voleva comprarmi un nuovo yo yo, che sarebbe venuto a prendermi alla casa di mia madre. Arrivò poco dopo la mia chiamata e insieme andammo al negozio per comprare un nuovo yo yo. Poi mi condusse su una pista della Blue Hills Reservation. A un certo punto della pista ci sedemmo uno accanto all’altro e Shanley mi costrinse a fare sesso orale su di lui. Egli mise le sue mani sulle mie spalle e dietro. Della conversazione non ricordo altro che ruotava intorno alla religiosità del sesso orale. Quando finì mi portò da Friendly per comprarmi un gelato, poi a casa.
Il successivo episodio ricordo avvenne alla Blue Hills Reservation. Durante il giorno. Quando arrivammo sulla pista, Padre Shanley vide un altro prete che lui conosceva. Mi presentò a Padre Bernard Lane che si accompagnava a un ragazzo. Non ricordo cosa dissi. Padre Lane e il ragazzo se ne andarono, padre Shanley ed io entrammo in un sentiero del bosco. A un certo punto ci sedemmo e Padre Shanley mi sbottonò i pantaloni, li tirò giù e cominciò a strofinare e accarezzare le mie cosce. Padre Shanley mi mise a faccia in giù e cominciò a strofinare il mio di dietro e le miei spalle. Si mise su di me e mi penetrò col suo pene mentre giacevo a faccia in giù. Ricordo che mise un condom. Padre Shanley mi fece credere che quello che stava facendo era naturale e non peccato. Mi fece dire che quello che stavamo facendo era un segreto.
La volta successiva, Shanley mi disse che voleva portarmi in una cabina che aveva a Blue Hills; non era ancora sera. Era più una capanna che una cabina. Padre Shanley prese i miei vestiti, cominciò a strofinarmi il di dietro e accarezzarmi. Parlammo un po’. Poi Padre Shanley si tolse i suoi vestiti. In quella occasione avvenne sesso orale e penetrazione. Quando finì mi portò da Friendly a prendere un gelato e mi condusse a casa.

Vidi ancora Padre Shanley nell’estate del 1973 (continua...).

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