venerdì 7 maggio 2010

Cantando la Resistenza

Una splendida serata. Una serata di condivisione, di ascolto, di comunicazione, di memoria.

L' evento di ieri sera "Mille papaveri rossi" organizzato dal Pablo Neruda, è stata una splendida occasione di incontro generazionale, di scoperta e riscoperta, di passato e futuro nel segno della Resistenza.
La Resistenza legata non solo alla storica lotta partigiana, ma anche alla resistenza di oggi, contro tutti quei poteri che limitano la nostra personalità, la possibilità di scegliere, conquistare e difendere la propria indipendenza e autogestione.
Le musiche dei Controcanto e dei Vincanto, c'hanno immerso nelle pagine della nostra storia, dentro alle fabbriche in sciopero, fra i rastrellamenti fascisti, nelle proteste contadine, fino alle avventure dei briganti delle boscaglie. E che dire di Stefano Fabbroni, che coi suoi interventi teatrali struggenti (scritti da lui ascoltando racconti e testimonianze di anziani), c'ha coinvolto in tempi lontani e vicini, c'ha portato nelle piazze e nelle strade di guerra a parlare con chi fu protagonista di quei tempi cupi e terribili che terminarono col 25 Aprile.
Se oggi siamo noi, se oggi possiamo scendere in piazza e cantare, possiamo votare liberamente e soprattutto, se oggi possiamo scegliere...lo dobbiamo solo alle lotte fatte in passato contro chi voleva privarci di questa libertà.
A 150 anni dall' Unità nazionale e 65 anni dalla liberazione dal regime fascista, l'Italia deve ancora molto combattere, deve ancora farsi sentire e deve ancora cantare e urlare in faccia a chi ci minaccia.
In 65 anni, la memoria rischia d'offuscarsi se non viene rispolverata di continuo. Basta poco per ricadere nel buio, per ritornare sui propri passi, per precipitare in errori tragici dei quali purtroppo oggi rivediamo chiare somiglianze.
Abbiamo cantato affinché la storia non si ripeta, affinché le lotte di ieri siano lotte di oggi, per non dimenticare chi ha combattuto per noi. Abbiamo cantato soprattuto per imparare a seguire le loro orme, per difenderci e per far sentire la nostra voce; urlando quella parola essenziale, potente e cruda che è "libertà".
La storia siamo noi...la Resistenza esiste e resiste.
E lo diciamo cantando.





Un sincero grazie a chi è venuto e a chi ha collaborato alla realizzazione della serata.

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