In Cina, il governo ha dato un nuovo ordine per natale: "Compagni, festeggiate". Nessuno sa perché, ma non importa. I cristiani sono una minoranza, dispersa tra atei e buddhisti. Natale e Capodanno dal governo cinese sono stati chiamati "Festival del regalo". Che si festeggia a natale? Solo il 4% della popolazione lo sa. Di questo, il 96% ha meno di 24 anni e il 100% naviga in Internet. In un grande magazzino, si è chiesto a 1000 persone che stessero festeggiando: 7 su 10 hanno risposto "Halloween", e qualcosa di mostruoso, questa festa ce l'ha...
La nuova potenza del mondo celebra così il compimento del suo successo economico globale: doppie feste, doppi regali, doppi consumi. Per la prima volta, le spese natalizie interne cinesi saranno superiori all'export. Il dibattito su "vergognosa imitazione dell'Occidente" l'hanno chiuso le autorità. Nelle strade sono comparsi 15 mila abeti elettrici giganteschi; 170 Km di luminarie sono state stese fra Pechino e Shanghai e dietro il mausoleo di Mao, tra altoparlanti che diffondono musiche natalizie, si aggirano migliaia di confuciani Babbi Natale che distribuiscono doni a bambini stupefatti e vecchi spaventati. Tra novembre e dicembre, si venderanno oltre 2 milioni di nuove auto. Il cinese medio, la notte del 31 dicembre spenderà il doppio del suo stipendio mensile, nonostante il capodanno cinese sia in febbraio. Ma chi ha soldi per consumarli? Su 1,3 miliardi di cinesi, i miliardari sono 79, i milionari 450 mila. La Cina che imita follemente lo schema del Natale europeo, conferma che la sua anima è cambiata. Mao soppiantato da Santa Claus. Il natale perciò ha ormai sconfinato ogni dogana, oltrepassato gli oceani e addirittura la Grande Muraglia. La "festa delle luci" ha ormai totalmente cambiato il suo significato, fino a perderlo. Quel 4% cinese, che percentuale raggiungerebbe qui in Italia? Sicuro non quella che ci aspetteremmo. Si festeggia la nascita di Gesù di Wall Street, il dio del consumo; nessun'altra religione al mondo muove così tanti soldi, sotto le sue diverse forme e istituzioni. E regge, e cresce, cambia forma, aspetto, si maschera, prende il passaporto cinese, si adatta e fà adattare gli altri.
Quando di mezzo c'è dio denaro, non c'e santi che tengono...
La nuova potenza del mondo celebra così il compimento del suo successo economico globale: doppie feste, doppi regali, doppi consumi. Per la prima volta, le spese natalizie interne cinesi saranno superiori all'export. Il dibattito su "vergognosa imitazione dell'Occidente" l'hanno chiuso le autorità. Nelle strade sono comparsi 15 mila abeti elettrici giganteschi; 170 Km di luminarie sono state stese fra Pechino e Shanghai e dietro il mausoleo di Mao, tra altoparlanti che diffondono musiche natalizie, si aggirano migliaia di confuciani Babbi Natale che distribuiscono doni a bambini stupefatti e vecchi spaventati. Tra novembre e dicembre, si venderanno oltre 2 milioni di nuove auto. Il cinese medio, la notte del 31 dicembre spenderà il doppio del suo stipendio mensile, nonostante il capodanno cinese sia in febbraio. Ma chi ha soldi per consumarli? Su 1,3 miliardi di cinesi, i miliardari sono 79, i milionari 450 mila. La Cina che imita follemente lo schema del Natale europeo, conferma che la sua anima è cambiata. Mao soppiantato da Santa Claus. Il natale perciò ha ormai sconfinato ogni dogana, oltrepassato gli oceani e addirittura la Grande Muraglia. La "festa delle luci" ha ormai totalmente cambiato il suo significato, fino a perderlo. Quel 4% cinese, che percentuale raggiungerebbe qui in Italia? Sicuro non quella che ci aspetteremmo. Si festeggia la nascita di Gesù di Wall Street, il dio del consumo; nessun'altra religione al mondo muove così tanti soldi, sotto le sue diverse forme e istituzioni. E regge, e cresce, cambia forma, aspetto, si maschera, prende il passaporto cinese, si adatta e fà adattare gli altri.
Quando di mezzo c'è dio denaro, non c'e santi che tengono...
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