
Il problema è che siamo nel 2000 e per giunta in una democrazia europea, ma a questo problema il sig. B ha pensato già da tempo (vedi P2). La strategia è preparare il terreno poco a poco, in modo da avere la strada spianata quando serve. L'aggressione ridicola a Berlusconi da parte di Tartaglia è stata un aiuto enorme al regime. Il Premier è sfinito dagli anni, straziato dai giudici, dagli scandali, dall'opinione pubblica mondiale e dai suoi numerosi nemici al governo. Nel popolo italiano inoltre, è cresciuto un malcontento enorme che ha iniziato a metterlo alle strette. B è perfettamente cosciente che una larga fetta di gente lo odia, e per questo ha irrigidito ulteriormente le regole del buon regime. Perché B ha paura.
Hanno detto che "l'atto è gravissimo, perché è stata attaccata direttamente una istituzione", ma in realtà questa frase non è nuova e sono anni che viene pronunciata per i danni fatti da B al Parlamento, alla Giustizia, al Presidente della Repubblica, al Presidente della Camera e soprattutto alla Corte Costituzionale; organismi deligittimati, derisi e offesi dal Presidente del Consiglio.
Il Duomo in faccia non gli ha fatto niente di male e lo si è visto da come poi si è affacciato dall'auto, sfoggiando le sue ferite ai fotografi. Certamente l'attacco gli ha giovato: ora ha rafforzato i suoi sostenitori e gode di un minimo vantaggio in più rispetto a prima, perché giustamente, la violenza è mal vista. Grazie alla scusa della sua sicurezza, si stanno approvando decreti terribili a livello di libertà di parola; e dato che B sfrutta tutte le occasioni, ci si approfitta per gonfiare anche le casse di Mediaset...
Domani passerà un provvedimento legislativo che abbasserà il tetto pubblicitario per Sky dal 18 al 12%, stesse regole penalizzanti saranno rivolte anche alle TV private ed indipendenti (la Fox, presente in 90 nazioni, si è lamentata per le restrizioni uniche al mondo, che la costringeranno a licenziare del personale). Si è proposto di oscurare o impedire l'accesso a quei siti internet che inneggino alla violenza contro lo Stato (e non di certo contro gli immigrati, i rom, gli ebrei, gli omosessuali, l'olocausto ecc... temi che ricordano periodi abbastanza bui della storia); tali norme sarebbero un anomalia in Europa, dato che sono in vigore solo in Cina, Iran e Emirati Arabi. Sempre in nome della sicurezza del Premier, c'è la possibilità di inserire messaggi subliminari pubblicitari nelle trasmissioni, con marchi e sponsor più o meno nascosti. Cosa forse che merita più attenzione per la sua gravità, è anche la limitazione di dirette televisive in internet, dato che queste saranno possibili solo in seguito al via da parte del governo (tale provvedimento è mirato a censurare l'informazione sopra cortei, eventi e manifestazioni pubbliche contro il regime).
Tutte queste (e molte altre) regole, aggiungono medaglie al dittatore perfetto: nulla può essere detto né fatto senza l'approvazione del governo. E' questa a mio parere, la vera violenza...quella preventiva.
Maroni ha detto che i contestatori a Milano erano più di 300, che Tartaglia non ha agito da solo e che nella stessa occasione è stato sventato un tentativo di accese contestazioni con uno "striscione violento"...in realtà i manifestanti erano almeno la metà e includevano passanti; i servizi segreti hanno confermato che l'instabile Tartaglia ha agito in solitudine e il violento striscione sovversivo, riportava la scritta “Non c'è democrazia senza regole: rispettale”. Inoltre l'angolo di piazza e crocevia di shopping dove ha avuto luogo il comizio, era anche popolato da un buon numero di militanti del pdl con di certo non buone e pacifiche intenzioni (fonti da Il Fatto) .
"Si aspettano nuovi attentati" dice il lecchino Bonaiuti; sicuramente una bugia per aumentare lo spavento e la pena verso un vecchio schiaffeggiato, giustificandolo nell'applicazioni di tali limiti all'informazione.
Ad ogni modo, non credo che l'affermazione sia completamente infondata: il malcontento del popolo, a lungo andare e in seguito alle ultime dichiarazioni e leggi ad personam, si è trasformato in astio e rabbia che si è riversata anche per strada durante la travolgente manifestazione "Viola" del 5 dicembre. In seguito alla crisi e ai problemi della gente che aumentano e non vengono risolti da una classe dirigente che sembra avere altri interessi; gli italiani cominciano a borbottare, spinti da una precarietà dilagante. Il popolo si è stancato e comincia a muoversi, parlare, organizzarsi e questo terrorizza quell'apparente maschera impenetrabile e inattaccabile che è Berlusconi. Il popolo ha fame e pare che si sente rispondere ancora una volta "dategli delle brioches", come accadde poco prima della rivoluzione francese. Ai giorni d'oggi, i luoghi di incontro, scambio di opinioni e sfogo sono diventate le piazze virtuali, e quindi blog, forum e siti internet. E' quì oggi che si scambia l'informazione, le opinioni, la verità ed è quì che il regime ha già messo le mani, con la scusa di un souvenir per Natale.
Hanno detto che "l'atto è gravissimo, perché è stata attaccata direttamente una istituzione", ma in realtà questa frase non è nuova e sono anni che viene pronunciata per i danni fatti da B al Parlamento, alla Giustizia, al Presidente della Repubblica, al Presidente della Camera e soprattutto alla Corte Costituzionale; organismi deligittimati, derisi e offesi dal Presidente del Consiglio.
Il Duomo in faccia non gli ha fatto niente di male e lo si è visto da come poi si è affacciato dall'auto, sfoggiando le sue ferite ai fotografi. Certamente l'attacco gli ha giovato: ora ha rafforzato i suoi sostenitori e gode di un minimo vantaggio in più rispetto a prima, perché giustamente, la violenza è mal vista. Grazie alla scusa della sua sicurezza, si stanno approvando decreti terribili a livello di libertà di parola; e dato che B sfrutta tutte le occasioni, ci si approfitta per gonfiare anche le casse di Mediaset...
Domani passerà un provvedimento legislativo che abbasserà il tetto pubblicitario per Sky dal 18 al 12%, stesse regole penalizzanti saranno rivolte anche alle TV private ed indipendenti (la Fox, presente in 90 nazioni, si è lamentata per le restrizioni uniche al mondo, che la costringeranno a licenziare del personale). Si è proposto di oscurare o impedire l'accesso a quei siti internet che inneggino alla violenza contro lo Stato (e non di certo contro gli immigrati, i rom, gli ebrei, gli omosessuali, l'olocausto ecc... temi che ricordano periodi abbastanza bui della storia); tali norme sarebbero un anomalia in Europa, dato che sono in vigore solo in Cina, Iran e Emirati Arabi. Sempre in nome della sicurezza del Premier, c'è la possibilità di inserire messaggi subliminari pubblicitari nelle trasmissioni, con marchi e sponsor più o meno nascosti. Cosa forse che merita più attenzione per la sua gravità, è anche la limitazione di dirette televisive in internet, dato che queste saranno possibili solo in seguito al via da parte del governo (tale provvedimento è mirato a censurare l'informazione sopra cortei, eventi e manifestazioni pubbliche contro il regime).
Tutte queste (e molte altre) regole, aggiungono medaglie al dittatore perfetto: nulla può essere detto né fatto senza l'approvazione del governo. E' questa a mio parere, la vera violenza...quella preventiva.
Maroni ha detto che i contestatori a Milano erano più di 300, che Tartaglia non ha agito da solo e che nella stessa occasione è stato sventato un tentativo di accese contestazioni con uno "striscione violento"...in realtà i manifestanti erano almeno la metà e includevano passanti; i servizi segreti hanno confermato che l'instabile Tartaglia ha agito in solitudine e il violento striscione sovversivo, riportava la scritta “Non c'è democrazia senza regole: rispettale”. Inoltre l'angolo di piazza e crocevia di shopping dove ha avuto luogo il comizio, era anche popolato da un buon numero di militanti del pdl con di certo non buone e pacifiche intenzioni (fonti da Il Fatto) .
"Si aspettano nuovi attentati" dice il lecchino Bonaiuti; sicuramente una bugia per aumentare lo spavento e la pena verso un vecchio schiaffeggiato, giustificandolo nell'applicazioni di tali limiti all'informazione.
Ad ogni modo, non credo che l'affermazione sia completamente infondata: il malcontento del popolo, a lungo andare e in seguito alle ultime dichiarazioni e leggi ad personam, si è trasformato in astio e rabbia che si è riversata anche per strada durante la travolgente manifestazione "Viola" del 5 dicembre. In seguito alla crisi e ai problemi della gente che aumentano e non vengono risolti da una classe dirigente che sembra avere altri interessi; gli italiani cominciano a borbottare, spinti da una precarietà dilagante. Il popolo si è stancato e comincia a muoversi, parlare, organizzarsi e questo terrorizza quell'apparente maschera impenetrabile e inattaccabile che è Berlusconi. Il popolo ha fame e pare che si sente rispondere ancora una volta "dategli delle brioches", come accadde poco prima della rivoluzione francese. Ai giorni d'oggi, i luoghi di incontro, scambio di opinioni e sfogo sono diventate le piazze virtuali, e quindi blog, forum e siti internet. E' quì oggi che si scambia l'informazione, le opinioni, la verità ed è quì che il regime ha già messo le mani, con la scusa di un souvenir per Natale.
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