giovedì 31 dicembre 2009
La teoria del terrore
mercoledì 30 dicembre 2009
La libertà sessuale non parla italiano
In Olanda da quando nel 2001 è entrata in vigore la prima legge europea che lo permetteva, sono stati 8.127 i matrimoni tra persone dello stesso.
India: l’Alta corte di Delhi ha decriminalizzato l’omosessualità. La legge discriminante,
martedì 29 dicembre 2009
Amore e...psiche di Berlusconi
Dopo il falso attentato teatralmente montato, il martire ancora vivo è già beato, e sforna una serie di proverbi diventati parole sante per i forzisti più accaniti: "l'amore vince sempre sull'odio e sull'invidia, non capisco perché mi odiano" aveva detto agonizzante dalla sua barella all'ospedale. Poi la grazia per il ladrone: "ho perdonato Tartaglia, perché sapete che non so portare rancore". Insomma, pare essere un vero e proprio "Partito dell'amore" quello di B, come lui stesso l'ha definito più volte, contro l'opposto "partito dell' odio", includendoci qualsiasi altra forma politica e partitica differente dalla sua. Già, perché dopo il colpo, silvio è diventato buono e fà solo miracoli e guarigioni. Niente più storie di mafia, leggi ad personam, prostitute, corruzione...Dio l'ha perdonato e B ha perdonato Dio, quindi tutto apposto. Dice che gli altri stanno dalla parte del torto e dai sondaggi pare che gli abbiamo dato ragione. Infatti gli italiani hanno la memoria corta e non si ricordano più ciò che dicevano il leader dell'amore e i suoi fedelissimi fino a 3 anni fa... «Prodi boia, Luxuria è la tua troia» risuonava nelle piazze dove il Partito dell'Amore faceva i suoi cortei, «Del porco non si butta niente, di Prodi tutto», «Le tasse sono un furto, evaderle è legittima difesa» (questo slogan pare ancora essere in voga),«L'Italia? A noi», qualche «Duce!» che non guasta mai e poi ancora «Governo stalinista ti abbatteremo a vista», «Prodi pirla è ora di finirla», «Prodi infame per te ci sono le lame»; «Governo Prodi: soviet, trans, ex dc, no global, islamici e brigatisti»; «Attento Luxsuria, arrivan le cesoie» ecc ecc...
Ecco l'amore di quella gente e di quell'uomo che dava del "Coglione" a chiunque avesse voluto votare per la sinistra. Purtroppo per lui, il Partito dell'Amore non è un invenzione del genio di Arcore: nel 1990, ci avevano già pensato grandi esponenti politici come Moana Pozzi (nella foto) e Riccardo Schicchi, col patrocinio di Cicciolina. Conoscendo B immagino che abbia delle nostalgie...Vecchi ricordi e voglie forse rimaste incompiute? Era da immaginarselo che gira che ti rigira, il nostro caro silvio finiva ancora lì...casto e puro in apparenza, ma nel profondo rimane sempre quel birichino che conosciamo. E bravo Silvio, ce l'hai messo nel di dietro un'altra volta, tanto c' abbiamo fatto il callo...
lunedì 28 dicembre 2009
Visti da vicino
Torniamo in Italia. Quando gli osservatori inglesi guardavano gli Stati Uniti un decennio fa e si chiedevano come avessero fatto ad eleggere qualcuno come Bush, c’era almeno una chiara risposta psefologica alla loro domanda (la quale non era semplicemente la risposta ovvia che nel 2000 non l’avessero eletto). Gli americani hanno scelto Bush due volte perché gli elettori americani, soprattutto i maschi bianchi, sono tendenzialmente, sia culturalmente sia politicamente, più a destra dei votanti maschi e bianchi nella maggior parte d’Europa.
Ci dobbiamo porre una domanda simile sugli italiani. Come hanno potuto eleggere Berlusconi, farlo una seconda volta e poi una terza? L’hanno fatto, sospetto, per le stesse ragioni psefologiche degli americani che hanno scelto Bush. Ripercorrendo gli ultimi 150 anni di storia italiana possiamo notare lunghi periodi di governo della destra, seguiti da un breve periodo di catastrofi e, successivamente, una riconferma della destra. L’Italia è un Paese in cui c’è una maggioranza di destra. È molto più corrotto, depravato, razzista e anarchico di quanto i turisti di classe media, pieni di fantasie ispirate da EM Forster e che vedono solo quello che vogliono vedere, possano immaginare. Coccaglio [il consigliere comunale leghista dell'operazione razzista "bianco natale"] non è un mero correttivo di tutto questo. L’Italia è così. Dimenticate l’Italia di Dante. Dimenticate l’Italia di Verdi. Dimenticate l’Italia delle vostre fantasie. Benvenuti nell’Italia che definisce una retata contro gli immigrati ‘Operazione Bianco Natale’, nell’Italia che dichiara che il Presidente degli Stati Uniti ha una bella tintarella, la stessa Italia che poi si mette anche a ridacchiare di queste cose.
domenica 27 dicembre 2009
Le icone di Dio
Ecco un estratto del discorso di oggi di Ratzinger, l'ennesimo subdolo attacco alle coppie di fatto, al testamento biologico, all'aborto, alla libertà di espressione della propria volontà individuale. Il vaticano non fa un passo avanti se non alcuni indietro. Nel giorno della Sacra Famiglia, Josef mette in crisi il concetto di Famiglia moderna: se non c'è un maschio e una femmina, non è famiglia, non è sacra. E calza su quel "umana" che risuona terribilmente discriminante: il resto sarebbe quindi inumano, diabolico, innaturale. Che violenza si nasconde dietro alle parole del Santo Padre. Secondo loro, quella "sacra" è composta da una coppia rigidamente sposata in chiesa...pace e bene...amore per tutta la vita...baci e abbracci...tanti saluti. Il problema è che al Vaticano non ci sono famiglie (almeno in teoria): essendo una nazione governata esclusivamente da uomini, dove le donne rivestono un ruolo estremamente marginale, non esistono coppie, amore vero fra persone, tantomeno famiglie. Perciò non si può avere una visuale giusta, reale, aggiornata sulla realtà: le famiglie di cui parla Ratzinger, sono tutte fuori dalle grate del Vaticano, Josef le vede solo quando si affaccia dalla sua finestra nel cortile. La realtà è ben differente. Il concetto di famiglia oggi è sconvolto, cambiato: la gente si lascia, divorzia, ricomincia da capo, adotta figli e soprattutto può essere composta da persone dello stesso sesso! La famiglia del vaticano, è quella perfetta degli americani degli anni '60: è finita, non esiste più, i tempi sono cambiati da un pezzo. Un leader degli slogan come può essere il papa, deve adattarsi e aprire gli occhi. Invece continua ad andare avanti nella sua marcia cieca e lo fa subdolamente usando addirittura la parola "amore"...Ma quale amore traspare dalle parole del Papa? Quale amore esiste nei suoi attacchi agli omosessuali, alle coppie di fatto, agli atei o ai non praticanti? Dov'è questo amore nel processo di beatificazione (fortunatamente rivisto) di papa XII? Nei giorni in cui i matrimoni fra omosessuali vengono legalizzati anche in Messico, a Roma viene ritrovato un'altro cadavere di un trans, sicuramente legato alle vicende politiche di un mese fa. Invece di difendere i più deboli, gli emarginati, i bisognosi; stà sempre dalla parte del potere, dell'immagine, della bella figura. Come il pranzetto di oggi nella comunità di Sant'Egidio: un ricco fra i poveri. "Vi voglio bene"... ma adesso torno al palazzo, tanti saluti e buon anno.
sabato 26 dicembre 2009
La ricerca vola a Camerino
venerdì 25 dicembre 2009
giovedì 24 dicembre 2009
Mao sotto l'albero
La nuova potenza del mondo celebra così il compimento del suo successo economico globale: doppie feste, doppi regali, doppi consumi. Per la prima volta, le spese natalizie interne cinesi saranno superiori all'export. Il dibattito su "vergognosa imitazione dell'Occidente" l'hanno chiuso le autorità. Nelle strade sono comparsi 15 mila abeti elettrici giganteschi; 170 Km di luminarie sono state stese fra Pechino e Shanghai e dietro il mausoleo di Mao, tra altoparlanti che diffondono musiche natalizie, si aggirano migliaia di confuciani Babbi Natale che distribuiscono doni a bambini stupefatti e vecchi spaventati. Tra novembre e dicembre, si venderanno oltre 2 milioni di nuove auto. Il cinese medio, la notte del 31 dicembre spenderà il doppio del suo stipendio mensile, nonostante il capodanno cinese sia in febbraio. Ma chi ha soldi per consumarli? Su 1,3 miliardi di cinesi, i miliardari sono 79, i milionari 450 mila. La Cina che imita follemente lo schema del Natale europeo, conferma che la sua anima è cambiata. Mao soppiantato da Santa Claus. Il natale perciò ha ormai sconfinato ogni dogana, oltrepassato gli oceani e addirittura la Grande Muraglia. La "festa delle luci" ha ormai totalmente cambiato il suo significato, fino a perderlo. Quel 4% cinese, che percentuale raggiungerebbe qui in Italia? Sicuro non quella che ci aspetteremmo. Si festeggia la nascita di Gesù di Wall Street, il dio del consumo; nessun'altra religione al mondo muove così tanti soldi, sotto le sue diverse forme e istituzioni. E regge, e cresce, cambia forma, aspetto, si maschera, prende il passaporto cinese, si adatta e fà adattare gli altri.
Quando di mezzo c'è dio denaro, non c'e santi che tengono...
mercoledì 23 dicembre 2009
Dio espulso
A nostro parere, il problema non dovrebbe neanche porsi. Se in una scuola pubblica di uno stato democratico, entra una religione, qualsiasi essa sia, la democrazia muore. Ognuno è libero di esercitare un credo, tanto quanto è libero di non esercitarlo. Anche se la messa in questione non si sarebbe svolta fisicamente nell' Istituto, la scuola è la sede dell'istruzione laica e deve rimanere fuori da qualsiasi influenza religiosa. I luoghi e le situazioni per pregare sono altre ed hanno solo quello scopo. In chiesa non si insegna matematica tanto quanto alle poste non si legge il vangelo. Se definiamo estremiste e antidemocratiche le nazioni dove l'istruzione ha delle fondamenta reliogiose (vedi i malvisti stati islamici), perché la religione cattolica dovrebbe avere un trattamento privilegiato? Dato che l'Italia (almeno nella carta), è una democrazia, Dio non può entrare fra le porte di una scuola statale, perché lederebbe i diritti umani di quei cittadini costretti a subire una dottrina che magari non appoggiano, cosa completamente fuori dagli schemi di una normale vera "democrazia". La Democrazia è di tutti, e non Cristiana come hanno fatto in passato, con risultati tristemente noti alla storia.
martedì 22 dicembre 2009
La paura in tasca
lunedì 21 dicembre 2009
Multa etnica
Forse più stravagante l'iniziativa partita dal sindaco leghista di Montecchio Maggiore (Vicenza), che non sò se definire ridicola o grave... D’ora in poi nel comune vicentino, i cittadini stranieri anche se in possesso di regolare permesso di soggiorno, non potranno ospitare persone (neppure per una sola notte) se la loro presenza comporta il superamento del numero massimo previsto dal dimensionamento dell'alloggio. Una tabella sancisce tot metri minimi per ogni ospite, il quale non potrà disporre di meno di 41 metri q. Sotto questa soglia: Vietati gli ospiti. Le regole sono molto rigide, ma non valgono per gli italiani...
Beato il silenzio
Nel museo della Memoria a Gerusalemme, lo Yad Vashem, vi è una targa su Pio XII che il Vaticano ha chiesto inutilmente di rimuovere, anche in occasione della visita di Josef nel maggio scorso. Sotto la foto di Pacelli, la didascalia racconta che "eletto nel 1939, il Papa mise da parte una lettera contro l'antisemitismo e il razzismo preparata dal suo predecessore". Anche quando i resoconti sulle stragi degli ebrei raggiunsero il Vaticano, non reagì con proteste scritte o verbali. Nel 1942, non si associò alla condanna per l'uccisione degli ebrei espressa dagli Alleati. Quando avvennero le deportazioni da Roma ad Auschwitz, Pio XII non intervenne...
Evidentemente gli interessi politici, onnipresenti nella storia della santa sede più dei crocefissi, hanno spinto quel papa a rimanere in buoni rapporti coi regimi, tralasciando ancora una volta i precetti basilari cristiani che teoricamente parlerebbero di fratellanza, aiuto del più debole e ripudio della violenza, sostituiti da un bel pezzo col "Predica bene e razzola male". Una frase famosa dei fascisti è "O con noi o contro di noi", e pare che Pacelli non abbia voluto rischiare tanto, preferendo rimanere dalla parte più comoda per la chiesa...Mi chiedo come Ratzinger abbia il coraggio di accogliere nella frase "gesta eroiche" il silenzio di quel Papa che ha chiuso le finestre del Vaticano la notte in cui gli ebrei urlavano fra i rastrellamenti delle strade di Roma.
domenica 20 dicembre 2009
L'effetto serra lascia B in mutande
Il Presidente del Consiglio italiano Silvio Berlusconi ha scandalizzato i leader UE durante un vertice tenutosi venerdì scorso mostrando loro disegnini di biancheria intima femminile delle varie epoche storiche. Ha passato in giro i suoi scarabocchi di mutandoni vittoriani e tanga durante il meeting di Bruxelles, mentre i leader discutevano di questioni relative al cambiamento climatico. Il suo volgare scherzetto ha provocato risatine in alcuni, ma indignazione in altri, che gli hanno restituito subito i disegni. Tra i leader europei presenti si contavano Gordon Brown, la cancelliera Angela Merkel, il presidente francese Nicolas Sarkozy, il Primo Ministro irlandese Brian Cowen e il Ministro degli Esteri europeo Cathy Ashton. Pare che i disegnini spinti siano giunti anche al tavolo di Gordon Brown, che però sembra averli ignorati. Berlusconi, 73 anni, ha cominciato a scarabocchiare mentre gli altri leader discutevano dell’opportunità di ampliare i fondi destinati alle nazioni più povere, per aiutarle a contrastare gli effetti del cambiamento climatico. All’inizio, i leader pensavano che stesse elaborando dei propri calcoli per dare un contributo al complesso dibattito in corso; salvo rendersi conto subito dopo che il premier stava disegnando bozzetti di mutandine femminili. Secondo una fonte, i disegni erano intitolati: “Mutandine da donna attraverso i secoli” e includevano indumenti intimi indossati dalle donne egiziane, mutandoni vittoriani, culottes francesi di seta, tanga e perizomi. “Nessuno credeva ai propri occhi” ha riferito una fonte. “Ha scarabocchiato per un po’ e poi ha passato di mano in mano degli schizzi di mutande femminili. Alcuni erano divertiti. Altri no.” Da aprile scorso Berlusconi viene costantemente accusato di comportamenti sessuali scorretti. Dopo la sua partecipazione alla festa dei 18 anni di una ragazza, la moglie Veronica ha chiesto il divorzio. Patrizia D’Addario, una escort 42enne, ha sostenuto di essere stata a letto con il Presidente, mentre lui ha negato di essere mai stato a conoscenza del fatto che la donna fosse stata pagata.
Com'è...non ve l'avevano detta questa?
sabato 19 dicembre 2009
A qualcuno piace calda
Poi vorrei che sul clima i giornali e i telegiornali la smettessero di tergiversare e dessero pane al pane. Sono gli Stati Uniti (e in subordine l’Unione Europea) che stanno facendo fallire un accordo chiave per il futuro dell’umanità perché non vogliono spostare una virgola del loro (nostro) modello economico fallito e insostenibile. Deve essere l’India forse, che ha tre quarti degli abitanti che vivono senza elettricità, a stringersi?
Vorrei che i disinformatori di professione dicessero che Hillary Clinton sta cercando di comprarsi i paesi del Sud del mondo con una elemosina di 100 miliardi di dollari in cambio di non fare alcun accordo concreto e far fallire tutto il castello come sarebbe stato bravo a fare anche George Bush.
E invece i giornali stanno facendo credere che 100 miliardi siano un sacco di soldi e soprattutto non dicono che quei cento miliardi di dollari sono una tangente per chiudere gli occhi sui lutti futuri. Noi vi diamo sti quattro soldi e non spostiamo di un virgola il nostro modello di sviluppo che ci ha benedetto domine iddio sulle tavole della legge!
La gente comune pensa che davvero 100 miliardi di dollari siano un sacco di soldi. Ricordo che solo il fallimento della Lehman Brothers fu di 600 miliardi di dollari, e che solo per l’assicurazione AIG il governo statunitense elargì aiuti pubblici per 170 miliardi di dollari. E allora i giornali dovrebbero scriverlo che è il governo statunitense a boicottare la conferenza dell’ONU sul clima invece di tergiversare e dar la colpa alla Cina. Che io sappia solo Diletta Varlese ha ripreso la denuncia gravissima che in assemblea danesi e statunitensi stanno da giorni truccando le carte facendo votare documenti diversi da quelli sui quali si dibatte. E’ un vecchio trucchetto che ho visto applicare anche nei FSM ma dal governo del gran Obama queste cose uno non se le aspetta.
E invece stanno zitti, fanno i giornalisti e invece sono più omertosi di un membro della cupola di Cosa nostra. Lo testimonia il fatto che non riferiscono quello che ha detto il presidente venezuelano Hugo Chávez (sul quale è sospettosamente caduto l’oblio totale fino a renderlo innominabile): “se il clima fosse stato una banca i soldi li avrebbero già trovati”.
mercoledì 16 dicembre 2009
Giro di vite e souvenir
Hanno detto che "l'atto è gravissimo, perché è stata attaccata direttamente una istituzione", ma in realtà questa frase non è nuova e sono anni che viene pronunciata per i danni fatti da B al Parlamento, alla Giustizia, al Presidente della Repubblica, al Presidente della Camera e soprattutto alla Corte Costituzionale; organismi deligittimati, derisi e offesi dal Presidente del Consiglio.
Il Duomo in faccia non gli ha fatto niente di male e lo si è visto da come poi si è affacciato dall'auto, sfoggiando le sue ferite ai fotografi. Certamente l'attacco gli ha giovato: ora ha rafforzato i suoi sostenitori e gode di un minimo vantaggio in più rispetto a prima, perché giustamente, la violenza è mal vista. Grazie alla scusa della sua sicurezza, si stanno approvando decreti terribili a livello di libertà di parola; e dato che B sfrutta tutte le occasioni, ci si approfitta per gonfiare anche le casse di Mediaset...
Domani passerà un provvedimento legislativo che abbasserà il tetto pubblicitario per Sky dal 18 al 12%, stesse regole penalizzanti saranno rivolte anche alle TV private ed indipendenti (la Fox, presente in 90 nazioni, si è lamentata per le restrizioni uniche al mondo, che la costringeranno a licenziare del personale). Si è proposto di oscurare o impedire l'accesso a quei siti internet che inneggino alla violenza contro lo Stato (e non di certo contro gli immigrati, i rom, gli ebrei, gli omosessuali, l'olocausto ecc... temi che ricordano periodi abbastanza bui della storia); tali norme sarebbero un anomalia in Europa, dato che sono in vigore solo in Cina, Iran e Emirati Arabi. Sempre in nome della sicurezza del Premier, c'è la possibilità di inserire messaggi subliminari pubblicitari nelle trasmissioni, con marchi e sponsor più o meno nascosti. Cosa forse che merita più attenzione per la sua gravità, è anche la limitazione di dirette televisive in internet, dato che queste saranno possibili solo in seguito al via da parte del governo (tale provvedimento è mirato a censurare l'informazione sopra cortei, eventi e manifestazioni pubbliche contro il regime).
Tutte queste (e molte altre) regole, aggiungono medaglie al dittatore perfetto: nulla può essere detto né fatto senza l'approvazione del governo. E' questa a mio parere, la vera violenza...quella preventiva.
Maroni ha detto che i contestatori a Milano erano più di 300, che Tartaglia non ha agito da solo e che nella stessa occasione è stato sventato un tentativo di accese contestazioni con uno "striscione violento"...in realtà i manifestanti erano almeno la metà e includevano passanti; i servizi segreti hanno confermato che l'instabile Tartaglia ha agito in solitudine e il violento striscione sovversivo, riportava la scritta “Non c'è democrazia senza regole: rispettale”. Inoltre l'angolo di piazza e crocevia di shopping dove ha avuto luogo il comizio, era anche popolato da un buon numero di militanti del pdl con di certo non buone e pacifiche intenzioni (fonti da Il Fatto) .
"Si aspettano nuovi attentati" dice il lecchino Bonaiuti; sicuramente una bugia per aumentare lo spavento e la pena verso un vecchio schiaffeggiato, giustificandolo nell'applicazioni di tali limiti all'informazione.
Ad ogni modo, non credo che l'affermazione sia completamente infondata: il malcontento del popolo, a lungo andare e in seguito alle ultime dichiarazioni e leggi ad personam, si è trasformato in astio e rabbia che si è riversata anche per strada durante la travolgente manifestazione "Viola" del 5 dicembre. In seguito alla crisi e ai problemi della gente che aumentano e non vengono risolti da una classe dirigente che sembra avere altri interessi; gli italiani cominciano a borbottare, spinti da una precarietà dilagante. Il popolo si è stancato e comincia a muoversi, parlare, organizzarsi e questo terrorizza quell'apparente maschera impenetrabile e inattaccabile che è Berlusconi. Il popolo ha fame e pare che si sente rispondere ancora una volta "dategli delle brioches", come accadde poco prima della rivoluzione francese. Ai giorni d'oggi, i luoghi di incontro, scambio di opinioni e sfogo sono diventate le piazze virtuali, e quindi blog, forum e siti internet. E' quì oggi che si scambia l'informazione, le opinioni, la verità ed è quì che il regime ha già messo le mani, con la scusa di un souvenir per Natale.
martedì 15 dicembre 2009
Martire Subito
"Grazie di cuore ai tantissimi che mi hanno mandato messaggi di vicinanza e di affetto. Ripeto a tutti di stare sereni e sicuri. L'amore vince sempre sull'invidia e sull'odio." - Poi, uscendo dal sepolcro si diresse al Cristo e gli disse: "adesso tocca a me". Voci dicono che alcuni fedeli rossi, abbiano suggerito al santo martoriato in faccia, di seguire la linea del pdl e porgere l'altra guancia.
Le dimissioni sono previste per domani pomeriggio durante il crepuscolo...
Peccato che si tratti di ospedale e non di governo.
domenica 13 dicembre 2009
Miracolo a Milano
Vorrei la pelle nera
venerdì 11 dicembre 2009
Mamma strage
Centro Studi Libertari “Luigi Fabbri” (Jesi) - Circolo Libertario “Attilio Franca” (Fabriano) - Federazione Anarchica Italiana - Gruppo “Michele Bakunin” (Jesi) - Gruppo “Francisco Ferrer” (Chiaravalle)
Cronologia di strage e processi qui
Approfondimenti sulla strage, intrighi politici e colpevoli qui
martedì 8 dicembre 2009
Ultima chance: Copenaghen
lunedì 7 dicembre 2009
No-B Day, una grande manifestazione per una grande indignazione
Il corteo che partiva da piazza della Repubblica e che, muovendosi un po’ a rilento a causa dell’imprevista iper-partecipazione, è arrivato a piazza San Giovanni, ha visto sfilare gente di tutte le etnie e di tutte le età: accanto a me una signora sulla settantina tiene in mano una delle tante agende rosse che si vedono in giro, quella di Borsellino (portata in religiosa processione da gran parte del popolo viola), come segnalibro l’Unità; dietro di me un ragazzino di 10 anni intona (con mio sommo stupore) Bandiera Rossa. In mezzo a una quantità incommensurabile di striscioni che recitano slogan come “Ma quale Lodo Alfano, processate il Nano”, partono anche i primi cori, uno tra i più simpatici: “Per regalo di natale, Berlusconi in tribunale!”. Folkloristicamente alcuni marocchini che partecipano al corteo non perdono l’occasione di fare anche un po’ di business, fischietti, sciarpe, kefie, maglioni, tutti –ovviamente- rigorosamente viola. La banda di musica balcanica suona canti popolari in mezzo alle bandiere dell’Idv (tra cui fa capolino la faccina feliciona di Di Pietro) e quelle di rifondazione; i compagni di brigata lottano per sovrastare la musica con i loro megafoni a suon di slogan in cui compaiono le diciture “lotta di classe contro potere” e da cui partono canti come l’Internazionale. Il corteo si muove, balla, canta, tuona, rimbomba dei passi delle persone “pacificamente incazzate” che sfilano per quei chilometri sotto gli occhi vigili di centinaia di forze dell’ordine diversamente dislocate lungo il tragitto, che tuttavia hanno ben poca rilevanza e significato, dato lo svolgimento e la natura pacifica della manifestazione.
Piazza San Giovanni è gremita, non ci si entra tutti. Difficile sentire i relatori dal palco, dal maxischermo si vedono comunque sfilare Salvatore Borsellino, Dario Fo e Franca Rame, Celestini che pronunciano parole forti, crude, pungenti, spigolose, verità scomode, in discorsi articolati tra estremi, indignazione e speranza, denuncia sociale e volontà concreta di fare qualcosa per cambiare la situazione attuale. Dalla platea applausi concitati, partecipi, veri. Che scaldano il cuore, insomma, davanti all’attuale annichilente gestione del potere , che ormai da 15 anni a questa parte si traduce in clientelismo, favoritismo, leggi ad personam, Lodo Alfano e dl per processi brevi, e chi più ne ha più ne metta.
Una manifestazione che, lo speriamo tutti, abbia qualche concreta ricaduta.
Con l’augurio che l’opposizione abbracci questo movimento meraviglioso, nato e scaturito dalla rete, per mettersi seriamente ad essere e fare opposizione, l’Europa intera si tinge di viola.
in Viola...
Come (giustamente) recitava uno degli striscioni: "il miglior corteo degli ultimi 150 anni". Un evento storico, nato dalla iniziativa popolare nelle piazze virtuali dove (forse) è ancora possibile parlare di democrazia. Una manifestazione voluta dall'Italia che non ha voce e non si sente rappresentata, da quella parte di Italia che è stanca di aspettare un partito (democratico) che fa una ridicola opposizione al regime di Berlusconi; quell'Italia che non va in TV e non guarda la TV di regime, che non ha diritto di parola, che vuole una informazione libera e che ha sentito la necessità di urlare BASTA.
La testa del corteo avanzava con la scritta "BERLUSCONI DIMISSIONI": è la richiesta di un fiume di cittadini che dice No al regime di B, alla sua superficialità e volgarità; in quella frase sta l'indignazione della gente nei confronti di chi ha sdoganato solo il peggio dell'Italia, e che ha ormai confuso la sua posizione con quella di monarca assoluto, lavorando solamente per se stesso, per evitare la galera ed alimentare servilismo clientelismo e corruzione che stanno oramai intaccando le istituzioni italiane come un cancro.
La stragrande maggioranza dei partecipanti erano giovani tra i 20 e i 30 anni: abbiamo a cuore il nostro futuro e siamo stufi di vederlo distruggere da un delinquente. Non è mancata la partecipazione di giovanissimi e non-più-giovani: i primi divertiti per la colorata sfilata; i secondi orgogliosi di vedere che finalmente la "...nuova generazione prende coscienza, alza la testa e la voce", memori di altri tempi.
Tantissime le "Agende Rosse" in mano, per ricordare Paolo Borsellino, per richiamare l'attenzione sulla verità, perché si è stanchi di menzogne e raggiri: una sorta di invocazione alla giustizia. Non si possono più accettare politicanti che elogiano mafiosi come degli eroi, fanno affari con la mafia ma negano la sua esistenza e affermano poi di essere i più attivi ed i più concreti nella lotta contro la mafia.
I partiti, con le loro polverose bandiere, sono stati relegati in fondo al corteo, mentre lungo tutto il seprentone primeggiavano gli striscioni più stavaganti, gli slogan più ricercati e soprattutto il colore viola. Il colore di nessun partito, il colore del popolo che è stufo dell'illegalità dilagante, il colore della "gente normale che vuole vivere in un paese normale dove, per esempio, la legge è uguale per tutti" e non in una nazione dove "il semplice rispetto delle leggi è diventato un fatto eversivo".
Uno slogan azzeccato recitava "per regalo di natale, Berlusconi in tribunale". Sarebbe interessante poter vedere una di queste mattine la prima pagina di un giornale con scritto "Ciao Papi!" con sotto, bella nitida e a colori, la foto del delinquente finalmente in manette...
giovedì 3 dicembre 2009
Charles a Camerino
L'iniziativa ha toccato alti livelli di Biologia, Politica, Storia e Filosofia, illustrando l'ambiente culturale che vortica (ieri quanto oggi) attorno al buon Darwin, arricchendo il dibattito con interessanti aneddoti e curiosità private del biologo. Tre ore di scienza e filosofia che hanno trovato largo interesse e coinvolgimento del pubblico, il quale alla fine è interventuto con domande attente e cariche di significato. Ora ci possiamo sentire più ricchi culturalmente, più vicini a Darwin, alla scienza e quindi a noi stessi, arricchiti di un sapere universale e importante quanto la teoria evolutiva.
Ci è dispiaciuto non vedere fra il pubblico quelle numerose persone politicamente (perché è di politica che credo si tratti e non biologia...) almeno in parte contrarie alle leggi di Darwin e credo che questa sia stata l'ennesima occasione persa di confronto e apprendimento...amen.
Un sincero grazie al personale del Polo Museale, al numeroso pubblico che ci ha dato forza e spirito per organizzare nuovi eventi e soprattutto grazie ai relatori Marco Ferrari e Nicola Nosengo (giornalisti che scrivono, fra gli altri, su GEO, Focus, Espresso e Nature) che con una facilità e ironia estrema, c'hanno fornito di una conoscenza e un sapere profondo e nuovo. Ora ne sappiamo di più su quel timido e umano naturalista che, quasi per caso, si è imbarcato su una nave che avrebbe solcato le pagine della storia.
"Nella sua arroganza, l'uomo attribuisce la propria origine ad un piano divino, io credo più credibile e verosimile vederci creati dagli animali" (Charles Darwin).