Marghera, 22 -23 Gennaio 2011
*Centro sociale Rivolta – via F.lli Bandiera 45*
*SEMINARIO/MEETING*
L’arroganza con cui i poteri forti del sistema della crisi attaccano diritti, democrazia e qualità della vita, pongono con urgenza la questione dell’elaborazione collettiva di un programma sociale condiviso attorno al quale disegnare un’alternativa possibile a ciò che ci è imposto dall’alto con violenza e ricatto. All’individualismo proprietario su cui si basa la società dell’esclusione e della diseguaglianza sostenuta da dispositivi autoritari e ingiusti, si contrappone la pratica del comune. E’ con questo spirito che uniticontrolacrisi invita tutti e tutte all’appuntamento di Marghera, per dare nuova forza alle lotte che ci aspettano e che hanno bisogno di una nuova elaborazione politica, per una nuova idea di società per cui battersi tutti insieme.
*Sabato 22 gennaio – ore 10.00 SALA HANGAR*
ASSEMBLEA PLENARIA
Apertura dei lavori, relazioni introduttive ai workshop
Ore 14.00 Break
Ore15.00 – inizio dei workshop
*Sala hangar*
*W1* Democrazia e saperi come bene comune: verso gli Stati Generali della conoscenza
*Le mobilitazioni studentesche anti-Gelmini, le lotte dei precari della scuola e dell'università, le iniziative di lavoratrici e lavoratori della cultura e dello spettacolo hanno progressivamente allargato i confini di una rivolta dell’intelligenza sociale nel suo complesso contro una gestione padronale e governativa della crisi che, nel nostro Paese, ha scelto la linea del disinvestimento nel campo della formazione, della ricerca, della produzione culturale. In positivo, i conflitti degli ultimi mesi
indicano come proprio questi soggetti sociali – in stretta connessione con tutti i
soggetti del lavoro vivo – siano diventati protagonisti di una battaglia che pone la condivisione del sapere, la sua socializzazione, la cooperazione costruita intorno ad esso, al cuore dei processi di liberazione di tutti e di ciascuno.*
*Sala open space*
*W2* Democrazia e beni comuni: tra crisi ecologica e riconversione produttiva per un nuovo modello di sviluppo
*Anche di fronte all’esito del vertice di Cancun, le molteplici e spesso drammatiche forme, in cui si manifesta la crisi delle condizioni ambientali che hanno fin qui assicurato la sopravvivenza dei viventi sulla terra, non possono essere considerate un tema collaterale o addirittura marginale nella lettura dell’attacco capitalistico e della risposta sociale ad esso. La questione di una radicale conversione ecologica della produzione e dell’economia stessa è inscindibile da quelle della difesa dei diritti
fondamentali e da quella della conquista di salari e redditi dignitosi per tutte e tutti. La pratica di una gestione democratica e partecipata dei beni comuni, naturali e artificiali che siano, non può che essere al centro di ogni valida proposta di alternativa sociale all’esistente e dell'apertura di vertenze territoriali per la riconversione.*
*Sala night park*
*W3* Democrazia e Welfare: salario, reddito, redistribuzione della ricchezza
*E’ alle nostre spalle il tempo in cui i più furbi tra i maitre à penser padronali potevano permettersi di contrapporre strumentalmente l’allargamento degli “ammortizzatori sociali” alla crescente platea del lavoro “atipico”, ai “privilegi dei garantiti” delle tradizionali forme del lavoro fordista. Il gioco oggi è scoperto e la crisi ne riduce ulteriormente i margini di manovra. Nessuno è più garantito, ammesso che mai lo sia stato, di fronte alla portata dell’attacco ai diritti. I confini tra condizione di lavoro e di non lavoro sono assottigliati, fin quasi a sparire. La
posta in gioco dello scontro è la disponibilità totale e assoluta, nel tempo e nello
spazio, della forza lavoro. Salario diretto e salario indiretto, continuità e indipendenza del reddito, cornice formale e strumenti di implementazione sostanziale dei diritti sociali sono i termini di questo stesso decisivo conflitto, tutti da ricomprendere e rideterminare da parte dei molteplici soggetti del lavoro vivo, dominato e sfruttato.*
Ore 20.00 cena
Ore 21.00 *sala hangar*
*FORUM*: strumenti della comunicazione per affrontare la crisi: le sinergie per una comunicazione “comune”
Partecipano: Loop , Il Manifesto, Global, Alternative per il socialismo,Carta, Dynamo, Liberazione, Alfabeta, MicroMega, Radio popolare Roma,
Ore 21.00 *sala open Live*
Video contributi su crisi globale, finanziarizzazione, nuova composizione sociale, Cina, Stati Uniti, Europa, con interventi di: Luciano Gallino, Michael Hardt, A. Pascucci ( ?), C. Marazzi, M. Revelli, ….
*Domenica 23 gennaio ore 10.00 SALA HANGAR*
ASSEMBLEA PLENARIA
Relazioni sui workshop, interventi finali, comunicazioni sulla giornata di sciopero del 28 gennaio e appuntamenti futuri.
I lavori saranno trasmessi in diretta video sul sito globalproject.info
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*Centro sociale Rivolta – via F.lli Bandiera 45*
*SEMINARIO/MEETING*
L’arroganza con cui i poteri forti del sistema della crisi attaccano diritti, democrazia e qualità della vita, pongono con urgenza la questione dell’elaborazione collettiva di un programma sociale condiviso attorno al quale disegnare un’alternativa possibile a ciò che ci è imposto dall’alto con violenza e ricatto. All’individualismo proprietario su cui si basa la società dell’esclusione e della diseguaglianza sostenuta da dispositivi autoritari e ingiusti, si contrappone la pratica del comune. E’ con questo spirito che uniticontrolacrisi invita tutti e tutte all’appuntamento di Marghera, per dare nuova forza alle lotte che ci aspettano e che hanno bisogno di una nuova elaborazione politica, per una nuova idea di società per cui battersi tutti insieme.
*Sabato 22 gennaio – ore 10.00 SALA HANGAR*
ASSEMBLEA PLENARIA
Apertura dei lavori, relazioni introduttive ai workshop
Ore 14.00 Break
Ore15.00 – inizio dei workshop
*Sala hangar*
*W1* Democrazia e saperi come bene comune: verso gli Stati Generali della conoscenza
*Le mobilitazioni studentesche anti-Gelmini, le lotte dei precari della scuola e dell'università, le iniziative di lavoratrici e lavoratori della cultura e dello spettacolo hanno progressivamente allargato i confini di una rivolta dell’intelligenza sociale nel suo complesso contro una gestione padronale e governativa della crisi che, nel nostro Paese, ha scelto la linea del disinvestimento nel campo della formazione, della ricerca, della produzione culturale. In positivo, i conflitti degli ultimi mesi
indicano come proprio questi soggetti sociali – in stretta connessione con tutti i
soggetti del lavoro vivo – siano diventati protagonisti di una battaglia che pone la condivisione del sapere, la sua socializzazione, la cooperazione costruita intorno ad esso, al cuore dei processi di liberazione di tutti e di ciascuno.*
*Sala open space*
*W2* Democrazia e beni comuni: tra crisi ecologica e riconversione produttiva per un nuovo modello di sviluppo
*Anche di fronte all’esito del vertice di Cancun, le molteplici e spesso drammatiche forme, in cui si manifesta la crisi delle condizioni ambientali che hanno fin qui assicurato la sopravvivenza dei viventi sulla terra, non possono essere considerate un tema collaterale o addirittura marginale nella lettura dell’attacco capitalistico e della risposta sociale ad esso. La questione di una radicale conversione ecologica della produzione e dell’economia stessa è inscindibile da quelle della difesa dei diritti
fondamentali e da quella della conquista di salari e redditi dignitosi per tutte e tutti. La pratica di una gestione democratica e partecipata dei beni comuni, naturali e artificiali che siano, non può che essere al centro di ogni valida proposta di alternativa sociale all’esistente e dell'apertura di vertenze territoriali per la riconversione.*
*Sala night park*
*W3* Democrazia e Welfare: salario, reddito, redistribuzione della ricchezza
*E’ alle nostre spalle il tempo in cui i più furbi tra i maitre à penser padronali potevano permettersi di contrapporre strumentalmente l’allargamento degli “ammortizzatori sociali” alla crescente platea del lavoro “atipico”, ai “privilegi dei garantiti” delle tradizionali forme del lavoro fordista. Il gioco oggi è scoperto e la crisi ne riduce ulteriormente i margini di manovra. Nessuno è più garantito, ammesso che mai lo sia stato, di fronte alla portata dell’attacco ai diritti. I confini tra condizione di lavoro e di non lavoro sono assottigliati, fin quasi a sparire. La
posta in gioco dello scontro è la disponibilità totale e assoluta, nel tempo e nello
spazio, della forza lavoro. Salario diretto e salario indiretto, continuità e indipendenza del reddito, cornice formale e strumenti di implementazione sostanziale dei diritti sociali sono i termini di questo stesso decisivo conflitto, tutti da ricomprendere e rideterminare da parte dei molteplici soggetti del lavoro vivo, dominato e sfruttato.*
Ore 20.00 cena
Ore 21.00 *sala hangar*
*FORUM*: strumenti della comunicazione per affrontare la crisi: le sinergie per una comunicazione “comune”
Partecipano: Loop , Il Manifesto, Global, Alternative per il socialismo,Carta, Dynamo, Liberazione, Alfabeta, MicroMega, Radio popolare Roma,
Ore 21.00 *sala open Live*
Video contributi su crisi globale, finanziarizzazione, nuova composizione sociale, Cina, Stati Uniti, Europa, con interventi di: Luciano Gallino, Michael Hardt, A. Pascucci ( ?), C. Marazzi, M. Revelli, ….
*Domenica 23 gennaio ore 10.00 SALA HANGAR*
ASSEMBLEA PLENARIA
Relazioni sui workshop, interventi finali, comunicazioni sulla giornata di sciopero del 28 gennaio e appuntamenti futuri.
I lavori saranno trasmessi in diretta video sul sito globalproject.info
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1 commento:
guè, ma il 28 si va?
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