giovedì 26 novembre 2009
Convegno "Evoluzionismo e Creazionismo"
Homo=Homo
lunedì 23 novembre 2009
Un occhio neutro sul paese
Continuo a credere che nessuno riesca più a vergognarsi di niente quà. O forse, come dice lui, il problema è uno: "qui tutto si può confessare, tanto poi c’è qualcuno che ti assolve."
mercoledì 18 novembre 2009
Dibattito "HOMO+HOMO"
Cerchiamo di abbattere tabù, diffidenza, dubbi, timidezza, paura...ignoranza.
martedì 17 novembre 2009
Test: Quanto sei italiano?
lunedì 16 novembre 2009
E fu fatta...luce?
Ai dubbi dell’uomo ha sempre pensato la religione, fino a quando si è affermata la “scienza”, altro credo che ha permesso alle civiltà di trovarsi risposte con altri strumenti che si andavano via via affermandosi. Nonostante ciò, manteniamo sempre una base di insicurezza che tanto ci caratterizza e alimenta le nostre credenze ancestrali di Dio, magia, astrologia e tutti gli altri misteri più o meno moderni. La Genesi del primo testamento fu il primo testo “scientifico” al quale l’uomo si affidava per spiegarsi l’origine del tempo. Tale teoria è stata però da tempo soppiantata da quella molto più credibile del “Big Bang”, con tutto ciò che ne consegue (fra cui la teoria dell’evoluzione dell’uomo dai primati). Questa rimane sempre una teoria, anche se ampliamente provata da testimonianze scientifiche come i fossili, studi genetici e osservazioni geografiche e geologiche. Tuttavia una frangia umana per lo più evangelista, si afferma creazionista, e cioé sostenitrice della teoria secondo la quale la Terra sia stata creata in 7 giorni e che l'uomo non derivi dalla scimmia, respingendo perciò le teorie evolutive di numerosi studiosi fra i quali Charles Darwin. Quanto c'è di vero in questo? Chi ha ragione? Quanti anni ha l'uomo? Come si spiegano i fossili e altri elementi che non quadrano ai creazionisti?
Il Pablo Neruda ha intenzioni di far luce su questo mistero ancestrale, organizzando per il 2 Dicembre 2009 alle 16:00, presso il Polo Museale San Domenico di Camerino, un convegno dal titolo “Evoluzionismo e Creazionismo”, con ricercatori e scrittori per analizzare il fenomeno da un punto di vista scientifico. A lato, il manifesto dettagliato dell'evento. La cittadinanza è invitata a partecipare.
sabato 14 novembre 2009
Due parole su Stefano Cucchi
Quell'idiota di Carlo Giovanardi, classico (e triste) esempio di ottuso ignorante che si trova al governo e si occupa di una tematica come la droga dimostrando continuamente la sua totale incompetenza, si prodiga in imbarazzanti interviste a Radio24, dove sostiene che la la morte di Stefano Cucchi sia dovuta esclusivamente ai suoi problemi di tossicodipendenza. Secondo l'infelice cialtrone Stefano Cucchi sarebbe morto perché devastato dalla droga e dalla sieropositività. Cucchi non era sieropositivo, era un ragazzo di 31 anni con problemi di droga, arrestato per spaccio e morto ammazzato per fanatismo o per ideologie malate. Ed è penoso sentire che in Italia la condizione di tossicodipendenza sia un'aggravante (o un'attenuante per i picchiatori).
Ne "La Repubblica" del 14/11/09, Adriano Sofri scrive: "La tossicodipendenza è una sciagura per chi ci incappa e per chi gli vuol bene, e diventa un danno per tutti quando il fanatismo proibizionista esalta gli affari illegali. In Italia oggi è una ragione per finire nelle celle "di sicurezza", o di galera, o nei letti di contenzione dei manicomi giudiziari - come per il coetaneo di Cucchi morto in cella a Parma, Giuseppe Saladino, che aveva rubato "le monetine dei parchimetri" - o nel reparto confino dell'ospedale Pertini. È bello, è edificante, è spettacolare che questo succeda mentre si propone di abolire, più o meno, i processi, per i ricchi e potenti. È bello e istruttivo che, per adescare l'opinione intontita, si proclami che dall'abolizione dei processi saranno esclusi i reati di maggior allarme e "i recidivi". I "recidivi" sono i tossicodipendenti, che spacciano al minuto o rubano per la dose, e spacciano di nuovo e rubano per la prossima dose, e così via."
Non ci si vergogna più di niente in questo paese?
venerdì 13 novembre 2009
Fatelo ragionare, è impazzito......
(cliccare sull'immagine per ingrandire)
mercoledì 11 novembre 2009
Krampack
La Croce, La Russa e il sangue
Appunti di viaggio di un viaggiatore in viaggio in Italia
Oltre al nome di Cosentino, vengono fuori i nomi di diversi parlamentari: Italo Bocchino, Gennaro Coronella e Mario Landolfi. Nessun provvedimento a loro carico, per ora.
Intanto, sempre Berlusconi concorda con Fini una legge che lo salva dai processi Mondadori e Mills, e insieme a lui saranno salvi corrotti corruttori e bancarottieri. E se questo non gli dovesse garantire l'impunità, avanti con l'immunità parlamentare.
Il tg1 di Minzolini (detto anche Menzognini) camuffa egregiamente la notizia dell'ennesima legge salva premier, difende strenuamente Cosentino (parla di complotti contro di lui) e inventa storielle sulle immunità parlamentari nel resto d'Europa, sproloquia su di una Immunità Parlamentare prevista dai Padri fondatori della costituzione italiana.
In parlamento non si lavora più (la settimana scorsa Fini ha dovuto disdire tutti gli incontri perché non c'era nulla da discutere): tutto il lavoro viene fatto dal governo tramite voti di fiducia. I parlamentari, (si sa, assenteisti) continuano a percepire un lauto stipendio che va dai 15.000 ai 30.000 euro lordi al mese, più rimborsi vari.
La proposta di sottoporre TUTTI i parlamentari al test del capello e delle urine per verificare l'uso di droghe non ha avuto successo: molti si sono animatamente opposti all'iniziativa.
Continuano le "morti per carcere": ultimo di una lunga serie, Stefano Cucchi, arrestato il 16 ottobre, morto il 22 ottobre, massacrato. Mentre era in carcere.
Intanto, tale Carlo Giovanardi (forse lo ricorderete per la legge fini-giovanardi sulle droghe), urla che se un ragazzo tossicodipendente (e aggiunge sieropositivo, che non è vero) è morto, è morto per colpa sua. Non si domanda neppure se dal momento dell'arresto alla morte, con il corpo drammaticamente tumefatto, qualcuno possa aver sbagliato.
L'unica buona nuova (che ormai nuova non è più): la Corte di Strasburgo ha reso giustizia alla Finlandese trapiantata in Italia, ed ha deciso che il crocifisso non deve essere esposto nelle scuole pubbliche e nei locali pubblici. Volendo semplificare, si può dire che in quanto il nostro è uno stato laico, devono necessariamente esserlo anche i luoghi pubblici. Sentenza ineccepibile. Imbarazzanti reazioni e commenti si sono susseguiti in Italia, da parte di cattOpportunisti (in vista delle elezioni regionali), atei-clericali-quando-fa-comodo, politicanti dai discutibili costumi cristiani (divorzi e secondi matrimoni, festini, poligamia, riti pagani come l'adorazione del "dio Pò", palese rifiuto del "ama il prossimo tuo come te stesso" [vedi l'accanimento e la persecuzione degli immigrati], del "non dire falsa testimonianza", del "non desiderare la donna d'altri", del "non rubare", ecc.), pietose esibizioni del ministro LaRussa (detto ilBrutto), che augura la morte ai giudici della Corte di Strasburgo.
Non dimentichiamo di mettere nel minestrone il terrore diffuso per l'influenza A ed il temibile vaccino che risulta più dannoso del virus stesso, e la crisi, che sin da quando è iniziata, per l''Italia era già sotto controllo, arginata, limitata e poi subito superata. Intanto: fabbriche che chiudono, disoccupazione galoppante e casse d'integrazione, precariato e malcontento.
La ridicola politica economica italiana non si sogna neppure di finanziare qualcosa di utile. A parte il dietrofront sulla banda larga e quindi la preoccupante arretratezza italiana in tema di Nuove Tecnologie, i soldi pubblici vengono spesi solo per finanziare opere tanto grandi quanto inutili, come il ponte sullo stretto. Non sono stati stanziati fondi per il mantenimento del fondo stradale, causa di molti incidenti. Non si è mai accennato ad incentivi per l'energia rinnovabile. Non si sente mai parlare di sanità. Terrificante è la situazione dell'istruzione pubblica, sempre più spogliata e depauperata.
Mentre scrivo, un'altro ragazzo "morto di carcere" a Parma.
...in Italia c'è qualcosa che funziona male (o non funziona affatto)
giovedì 5 novembre 2009
Boys don't cry
La pellicola di Martedì sarà Boys don't cry, film sicuramente più crudo e drammatico del precedente, ispirato ad una storia vera, che racconta di violenza e di stupidità umana.
Non mancate....
martedì 3 novembre 2009
Crocifisso bocciato
La Corte europea dei diritti dell'uomo di Strasburgo ha stabilito che il crocifisso nelle classi della scuola pubblica è contrario al diritto dei genitori di educare i loro figli secondo le proprie concezioni religiose, e al diritto dei bambini alla libertà di religione. «La presenza del crocifisso, che è impossibile non notare nelle aule, potrebbe essere facilmente interpretata dagli studenti come un simbolo religioso, con la sensazione di essere educati in un ambiente scolastico che ha il marchio di una data religione». Tutto questo «potrebbe essere fastidioso per i ragazzi che praticano altre religioni o che sono atei. La Corte «non è in grado di comprendere come l'esposizione, nelle classi delle scuole statali, di un simbolo che può essere ragionevolmente associato con il cattolicesimo, possa servire al pluralismo educativo che è essenziale per la conservazione di una 'società democratica così come è stata concepita dalla Convenzione (europea dei diritti umani, ndr) e dalla Corte costituzionale italiana». La Cei: la decisione «suscita amarezze e non poche perplessità. No a derive laiciste». La Gelmini parla di simboli e tradizioni italiane caplestate. Il governo italiano ricorrerà contro la sentenza della Corte europea dei diritti dell'uomo che ha bocciato il crocifisso nelle aule scolastiche come «violazione della coscienza e della libertà religiosa»…in modo da continuare a violare la Costituzione, screditare la magistratura e minare la libertà di ogni individuo in una Europa sempre più lontana.