lunedì 5 marzo 2012

Vorrei dirti che non eri solo

Giriamo volentieri questa iniziativa da non perdere...

 Antigone Marche, Conferenza Regionale Volontariato Giustizia, Coop. IRS  L’Aurora, CNCA , Libera presidio di Jesi,  Donne e Giustizia, Coop. Sociale La Gemma, Cinema Azzurro

DIRITTO ALLA  VERITA'
Storie troppo ordinarie narrate da film, voci e volti

venerdì 9 marzo 2012, ore 18   
 Libreria Feltrinelli  - Corso Garibaldi 35 - ANCONA   
presentazione del libro “Vorrei dirti che non eri solo” 
di Ilaria Cucchi

introduce Daniela Marchili, CRVG, sarà presente l'autrice.
-------------------------------------------------------------------------------

venerdì 9 marzo 2012, ore 20,30 
Cinema Azzurro - Via Tagliamento 39 - ANCONA
148: i mostri dell'inerzia
film di Maurizio Cartolano

saranno presenti:
Ilaria Cucchi  sorella di Stefano autrice di “Vorrei dirti che non eri solo”
Simona Banchi  produttrice del film
Maurizio Cartolano  regista
Simona Cardinaletti Coop. Sociale La Gemma
avv. Fabio Anselmo   legale della famiglia Cucchi
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------

giovedì 15 marzo 2012, ore 20.30
Cinema Azzurro - Via Tagliamento 39 - ANCONA

E' stato  morto un ragazzo
film di Filippo Vendemmiati 

saranno presenti:
FilippoVendemmiati regista
Patrizia Moretti madre di Federico
Vincenzo Varagona giornalista RAI
avv. Fabio Anselmo legale della famiglia Aldrovandi
 --------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Stefano Cucchi muore a 31 anni nel reparto di Medicina Protetta dell’Ospedale Sandro Pertini di Roma sei giorni dopo il suo arresto. Negli ultimi sei giorni della sua breve vita gli sono stati negati tutti i diritti. E’ il 22 0ttobre 2009 e a quella data Stefano è la 148 persona che perde  la vita in un carcere italiano.
Il film vuole essere  non  soltanto una rigorosa indagine sul decesso di un giovane cittadino italiano nelle mani delle forze dell’ordine, ma è innanzitutto la biografia difficile, ma così prossima a chiunque, di un ragazzo contro il quale la vita e uno Stato di Diritto incivile  e disumano hanno giocato una partita spietata.
Gli agenti di polizia penitenziaria sono tuttora indagati per lesioni e percosse (è caduta l'accusa di omicidio colposo), mentre i medici sono indagati per abbandono di incapace.

Federico Aldrovandi ha da poco compiuto diciotto anni quando, all’alba del 25 settembre 2005, incontra una pattuglia della polizia nei pressi dell’ippodromo, a Ferrara. Poche ore più tardi la famiglia apprende della sua morte.
Nel film Filippo Vendemmiati racconta la storia di Federico Aldrovandi, i fatti accertati e misteri che li avvolgono, il processo e i suoi numerosi colpi di scena, tentando di fornire una spiegazione verosimile dell’accaduto proprio a partire da quegli interrogativi rimasti insoluti. La narrazione di Vendemmiati è arricchita dai documenti video registrati dagli stessi protagonisti, a disposizione nell’archivio giornalistico Rai.
Il 6 luglio 2009 il tribunale di Ferrara ha condannato a tre anni e sei mesi i quattro poliziotti riconoscendo l'eccesso colposo nell'uso legittimo delle armi Il 10 giugno 2011 la corte d'Appello di Bologna ha confermato la pena sancita in primo grado dal tribunale di Ferrara.

adesioni:
Circolo Equo & Bio, Arci Ancona, Circolo lgbtq Caleido, Associazione Avvocato di strada, Ambasciata dei diritti - Ancona, Laboratorio Sociale, Scuola di pace - Ancona, Urlo mensile di resistenza giovanile, Associazione Nie Wiem, Mondo Solidale Ancona

INGRESSO GRATUITO

----------
 

Nessun commento: