mercoledì 22 giugno 2011
Gli incazzatos
Tutti a parlarne nei giornali, su facebook, nelle catene di Sant'Antonio, raccolte firme...
Perché non reazionano, perché non fanno dei sit-in, perché non si organizzano in delle sfilate per strada o non aprono dei gazebo in piazza per dare dei volantini con scritto "siamo indignati"...
Gli italiani sono stati indignati per 20 anni...
Erano indignati quando lanciavano le monetine a Craxi e quando leggevano nei giornali che democrazia cristiana era un covo di pezzenti. Erano indignati quando scoprirono che il neo eletto presidente del consiglio possedeva 6 televisioni e altrettanti giornali, o quando scoprirono che il suo governo stava agendo per i mafiosi, per gli evasori e per i corrotti.
Abbiamo avuto tempo per essere "indignati", offesi e affranti...Lo siamo già stati per troppo tempo, ed ora siamo andati già un pezzo oltre.
Adesso in piazza a Montecitorio si stanno radunando spontaneamente centinaia di precari di tutti i settori, e non si sono seduti per terra a piazzare le tende e alzare cartelloni; hanno lanciato petardi, bombe carta, sputato ai polizziotti, lanciato uova e libri...
E' questa la nuova protesta, la rivoluzione è ora!
Basta sit-in, basta firme e dibattiti, basta indignazione...ora siamo davvero incazzati e dobbiamo TUTTI partecipare ovunque in Italia e seguire e sostenere le nostre lotte territoriali e nazionali.
Abbiamo già iniziato a reagire, ci siamo già svegliati da un pezzo e gli scontri a Roma del 14 Dicembre, dai quali sono ripartite tutte le proteste europee, sono la nostra nuova firma, devono essere il nostro nuovo volto.
Ad indignarsi non ci si guadagna nulla.
Se davvero cerchi una frase, uno stimolo a "svegliarti", una spinta a reagire; ce l'hai già nelle piazze, nei comitati, nei centri sociali. Scendi in strada, partecipa alla rivolta organizzata, collabora coi comitati, segui e sostieni le attività dei centri sociali. Informati, non aspettare la prossima mega manifestazione.
La rivoluzione è già nata! Il Referendum ha segnato un traguardo immenso: la fine del monopolio della televisione. E' questa la cosa terrificante per il potere: la televisione non ha più quel primato e quella forza che aveva 10 anni fa...la gente s'è svegliata, s'è accorta e si è organizzata...vincendo!
Non possiamo più aspettare, non possiamo più dargli fiato. Lascia a casa l'indignazione e scendi in piazza incazzat@. Cavalca l'onda, è questo il tuo momento!
Fa si che la loro fine sia il tuo inizio...
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venerdì 17 giugno 2011
"Aberrazioni" sessuali dall'Abruzzo
Il sindaco di Sulmona Fabio Federico si lascia andare su discrete affermazioni omofobe in un discorso davvero basso e bigotto più da pastore degli anni 40 che medico e sindaco del 2011. Trapela senza troppi mezzi termini che l'omosessualità è una malattia che può essere curata (vorrei sapere in quale libro di medicina ha letto una cosa del genere...forse è ora di tornare all'elettro shock per riportare i froci nella diretta via del Signore?). Poi si inoltra in un bel discorso maschilista tipico dell'uomo vero e parla delle donne (e delle sue figlie) non come tali ma come "femmine", un pò come si parla a delle vacche o a delle pecore al pascolo. Sui "maschietti" invece ci và più leggero, usando questa terminologia quasi da asilo nido...complimenti dottore.
Grazie a nessuna legge contro l'omofobia (come lui stesso sconsiglia perchè sarebbe "discriminante") fatta da questo governo schiavo e lecchino del Vaticano il quale preferisce violentare i bambini pur di non far sposare due donne dicendo che i bambini in questo modo crescerebbero deviati mentre che violentarli sistematicamente per decenni dietro l'altare o dentro il confessionale non avrebbe alcuna conseguenza sui piccoli; nessuno di noi può denunciarlo ne infilargli una infinità di confetti dove non vorrebbe.
Possiamo però limitarci ad usare armi altrettanto forti, come la diffusione in internet, il dialogo e il boicottaggio di Sulmona (prodotti commerciali, confetti, gite in Abruzzo, eventi...) finquando il dotto medico non ritiri le sue affermazioni davvero indecenti...
Articolo su Repubblica
L'omosessualità come "aberrazione genetica" contro natura, una "patologia" che può essere curata dalla medicina. E' la tesi sostenuta dall'attuale sindaco di Sulmona, il medico Fabio Federico (Pdl), durante un intervento in una televisione locale nel 2006, quando era consigliere comunale di An. Il video, che contiene una lunga serie di affermazioni omofobe, è stato pubblicato in questi giorni su Youtube, e, oltre ad aver suscitato sul web la reazione indignata degli omosessuali, è anche diventato un caso giudiziario. Il sindaco, infatti, si è rivolto al tribunale di Sulmona, chiedendone la rimozione immediata, perché in una prima versione era stato montato in chiave satirica. Interpellato telefonicamente, Federico conferma integralmente quelle dichiarazioni: "Penso ancora le cose che ho detto".
Rispondendo alla domanda di un telespettatore, il politico sosteneva che la questione dell'omosessualità può spesso essere ricondotta ad un problema di tipo ormonale e cromosomico. "Se hai degli ormoni maschili e un genoma maschile, fai il maschietto. Il contrario è fuori natura, ci sono delle possibilità di composizione intermedie di questi assetti genetici - spiegava - Ci sono delle aberrazioni genetiche che determinano il fatto che non si sia né perfettamente uomo e né perfettamente donna". "Patologie", sentenziava il medico-sindaco, che nel video faceva una concessione: "Nella stragrande maggioranza dei
Scendendo sul piano personale, confessava, da padre, che non avrebbe mai voluto un figlio omosessuale: "Ho due figlie femmine, e purtroppo anche tra le donne esiste l'omosessualità. Preferirei che le mie figlie crescessero in maniera normale e facessero una vita normale, con una famiglia normale. Se poi dovessi vedere che le cose non vanno tanto bene, le farei curare.
continua su Repubblica
sindaco dal nome ambiguo e doppiamente maschile, vorrebbe eliminare...
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venerdì 10 giugno 2011
Todos juntos!
Llamamiento para apoyar el referendum italiano del 12 y 13 de junio
En Italia el 12 y 13 de junio se celebrará un referéndum donde se votará sobre 3 temas fundamentales para la salud democrática del país.
1 ENERGÍA NUCLEAR: Para borrar las leyes que permiterían la construcción de centrales nucleares.
2 AGUA PÚBLICA: Para borrar las leyes que privatizarán la gestión del agua.
3 JUSTICIA: Para borrar las leyes que permiten la inmunidad jurídica a los altos cargos del estado.
Se trata de problemáticas que nos afectan a todos, no sólo a los ciudadanos italianos. Si no se alcanza el número mínimo de votantes (50% +1 de la población que tiene derecho al voto), en Europa tendremos nuevas centrales nucleares, un ejemplo más de privatización y mercantilización de una necesidad básica como el agua y inmunidad jurídica para la clase política.
Por estos motivos tenemos que difundir esta información, no dejar que la oculten o la manipulen como ya está pasando en Italia. ¡Tenemos que estar todos juntos y trasmitir un mensaje de fuerza y apoyo a todos los italianos!
Da AcampadaBCN